forze dell’ordine

Covid, emergenza nella polizia municipale di Trento: «Molti di noi non sono ancora vaccinati»

Il comandante (facente funzioni) Luca Sattin: «Dovremo capire se ci sia o meno una presenza no vax al nostro interno, a me risulta che quando col Governo Conte avevamo la precedenza si siano vaccinati in molti»


Daniele Peretti


TRENTO. Ha fatto scalpore la notizia riportata dalla stampa romana della decisione della polizia municipale di dichiarare la propria volontà di non multare in occasione delle verifiche relative al green pass. Quale posizione ha la polizia locale di Trento? Lo abbiamo chiesto al comandante facente funzione ancora per pochi giorni, Luca Sattin: «Non abbiamo ancora affrontato la questione a livello di Corpo, ma dipendiamo direttamente dalla Questura e dal Commissariato del Governo. Non conosco quali siano i rapporti con le istituzioni di Roma, ma sulla base dei nostri non penso che ci saranno problemi. Di fatto non abbiamo autonomia decisionale».

Pare che molti vigili non siano vaccinati, quindi come potranno entrare nei locali a sanzionare?

«Dovremo capire se ci sia o meno una presenza no vax al nostro interno, a me risulta che quando col Governo Conte avevamo la precedenza si siano vaccinati in molti. Con Draghi siamo tornati ad essere cittadini come tutti gli altri, quindi è possibile che ci siano colleghi in coda in attesa di essere chiamati».

Lei si è  vaccinato?

«L’ho fatto a mio rischio e pericolo e sono stato uno di quelli a cui hanno somministrato Astrazeneca alla prima dose e Pfizer alla seconda. Siamo in mezzo alla gente e direi che debba prevalere un senso di comunità, un rispetto reciproco».

Il green pass secondo lei porterà alla contrapposizione tra cittadini?

«Un trattamento sanitario non può essere obbligatorio per legge e quindi ci vogliono degli strumenti che inducano i cittadini a vaccinarsi ed uno di questi è il green pass. Il problema è semplice: siamo in una situazione nella quale si deve scegliere se far prevalere la salute pubblica o l'economia e direi che la salute pubblica abbia la prevalenza assoluta, pur con la consapevolezza che si possano correre dei rischi».

Attualmente siete equiparati alle Forze di Polizia, lo considera un provvedimento temporaneo?

«Mi auguro proprio di no. Ormai il controllo del traffico è diventato uno dei nostri tanti compiti e direi che quello primario sia quello dell'ordine pubblico. Ormai è diffusa l'opinione che saremo noi la Polizia del futuro proprio per la nostra presenza e conoscenza del territorio».

Questa la posizione ufficiale, ma all'interno della Polizia Municipale com'è la situazione?

«Al momento siamo al 50% dei vaccinati, aggiungiamo la percentuale di chi si allineerà alle direttiva, ma resterà – spiega una fonte anonima – comunque consistente il numero di chi non si farà vaccinare».

Siete sulla posizione dei colleghi di Roma?

«Dobbiamo aspettare la pubblicazione del testo per decidere cosa fare. Di certo il green

pass è una restrizione non accettabile a livello di principio e che può essere il primo passo verso altre situazioni simili e peggiorative. Ne dovremo discutere al nostro interno e decidere cosa fare, quello che è certo è che il Corpo non è unito».













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