Calavino è ritornata ai tempi dei Madruzzo

Per tre giorni il paese ha ospitato le Feste Madruzziane con rievocazioni storiche Palio delle Contrade e inaugurazione della rinnovata Piazzetta delle Regole


di Mariano Bosetti


CALAVINO. Con la giornata conclusiva di ieri sono entrati nel vivo gli appuntamenti della 19°edizione delle Feste Madruzziane, che hanno ridestato in queste tre giornate di manifestazioni nel ricordo della potente famiglia nobiliare del ’500 la vita all’interno delle viuzze del centro storico di Calavino.

Si era iniziato venerdì sera con il momento ufficiale, a conclusione dei lavori di arredo, dell’inaugurazione della “Piazzetta delle Regole”, l’antico luogo dove si svolgevano le assemblee popolari (appunto le “regole”), a cui sono seguite attività di animazione attraverso il teatro di strada con musici e racconti leggendari per i bambini, ispirati alla vita castellana, senza dimenticare la lunga tavolata con la cena paesana a base di “minestron con pizi e pan” e le numerose specialità enogastronomiche tradizionali (canederli, orzet, “tonco”, “fortaie”, e grigliate di carne) preparate negli androni e nelle aie del centro storico.

Ha attirato sempre grande interesse e curiosità la rievocazione, a cura del Gruppo Storico di Calavino, degli antichi mestieri, fra cui alcune “macchine artigianali”, realizzate in scala, come la sega veneziana e il molino in pietra, che sfruttavano la forza idraulica della Roggia di Calavino. Non è mancato il “Palio delle Contrade”, che quest’anno ha superato i confini paesani, coinvolgendo gruppi storici di altri paesi. Al 1° posto si è classificato Calavino Alta, seguita da Calavino Bassa, Sopramonte e Bedollo.

Nella giornata di ieri il via all’animazione del centro storico già dal primo pomeriggio con le vie e le osterie invase dal fumo per la preparazione della carne ai ferri in attesa del momento centrale: la sfilata del corteo storico con la partecipazione del cardinal Cristoforo Madruzzo. Più di un centinaio di figuranti in costume con bandiere, stendardi, rullio di tamburi e trombe, compreso il “Gruppo Sbandieratori”di Montagnana (Pd), che si è poi esibito in un’applaudita esibizione sul piazzale S. Maria Assunta al cospetto della corte madruzziana e di molto pubblico. A seguire madrigali e danze rinascimentali a cura del Gruppo Culturale “Danzando di Coredo” e poi un tourbillon di spettacoli di strada fra frizzi, lazzi e musica in attesa dello spettacolo semiserio in piazza Roma, a cura della Filodrammatica S. Genesio di Calavino, con un nuovo processo “Allo cospecto dello Cardinal Cristoforo Madruzzo tenesi, regolar processo”: l’imputazione, sottoposta al suo giudizio riguardava in quest’ultima edizione il furto di una gallina.













Scuola & Ricerca

In primo piano