Bretella lumaca a Rovereto: ora chiedono i danni

I titolari della My Car e officina Zanvettor alla Provincia: «I ritardi ingiustificati ci hanno dimezzato le vendita e il lavoro»


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Quando sarà completata (già, ma quando?) diventerà una strada di scorrimento veloce. Ma ora (e chissà per quanto tempo ancora) la si può definire bretella lumaca quella in costruzione “Ai Fiori”. Un cantiere fantasma con pochissimi operai e pochi mezzi al lavoro. E non solo ora che fa freddo, ma da mesi si procede a rilento. Tanto che i titolari di due aziende costrette a convivere con una strada chiusa e l’altra angusta hanno deciso di passare alle vie di fatto chiedendo alla Provincia i danni per il crollo delle loro attività. Non è bastata una prima lettera di invito (datata inizi febbraio 2013) ad accelerare i lavori e ad aprire un breve tratto della bretella (la Provincia non aveva nemmeno risposto, mentre il Comune si impegnava a sollecitare Trento ndr); non sono bastate le telefonate ai vari uffici provinciali; non è stato sufficiente interessare l’amministrazione comunale (anche se l’opera è della Provincia). E allora Luca Maranelli, titolare della ditta My Car concessionaria Citroen e Peugeot con a fianco l’officina autorizzata Zanvettor, si è affidato ai suoi legali: «Non possiamo andare avanti in queste condizioni. Da ottobre 2011 è stata chiusa la strada qui davanti e l’unico accesso è rappresentato da via della Roggia, difficilissimo da individuare ed assolutamente non percorribile dai mezzi adibiti al trasporto delle vetture. Morale: c’è stato, al netto della crisi del settore, un calo del 30-40% sia delle vendite che dell’attività dell’officina. E ora - continua Maranelli - chiedo il risarcimento dei danni considerato l’ingiustificato ritardo dei lavori: sono un’enormità oltre due anni per 250 metri di strada piana che sono la distanza tra l’ingresso di My Car e la rotatoria davanti alla caserma dei vigili del fuoco. Inoltre tra riparazione e amministrazione qui lavorano dieci persone: se andiamo avanti così i loro posti sono a rischio...».

Non solo i posti di lavoro sono a rischio, ma anche il completamento stesso della bretella annunciato per marzo 2014 dopo diversi slittamenti. «E’ vero - ammette Luciano Martorano del Servizio opere della Provincia - che si procede a rilento e più volte abbiamo sollecitato l’appaltatore ad accelerare i lavori per rispettare i termini. Lo faremo ancora cercando di dare quella scossa necessaria per portare a termine l’opera il più velocemente possibile. Certo è che i problemi sono lì..,» E il riferimento è alla situazione del Consorzio stabile Consta di Roma che si è aggiudicato l’appalto (4.900.000 euro partendo da una base d’asta di 6.200.000 con un ribasso d’asta del 34% mentre il costo complessivo sfiora i 12 milioni di euro ndr): «Sappiamo che sono in difficoltà - spiega ancora Martorano - ma ufficialmente non è stata data comunicazione di aver depositato domanda di ammissione di concordato preventivo. La speranza ovviamente è che in qualche modo sia possibile continuare con il cantiere per ultimare la realizzazione dell’opera, altrimenti se si dovesse rifare l’appalto i tempi si allungherebbero a dismisura». E così l’attesa continua: una trentina di anni fa la promessa dell’opera tanto attesa; poi i ripetuti annunci del via ai lavori rinviati fino alla consegna del cantiere (nel frattempo c’era stato anche il ricorso) l’1 luglio 2011. Finalmente si parte, ma l’avvio è stato travagliato (con la Costruzioni Fiorito, subappaltatore, finita male) e i ritardi si accumulano nel “deserto dei Fiori”.













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