TURISMO

Assicurazioni e rimborsi per salvare la stagione 

Gli albergatori stanno valutando una polizza che scatta in caso di contagio da Covid Anche l’industria dello sci propone rimborsi per gli skipass pluri-giornalieri utilizzati solo in parte


Andrea Selva


TRENTO. Soddisfatti o rimborsati, la vacanza è... assicurata. Nel tentativo di salvare l’inverno gli albergatori stanno valutando anche la via delle polizze assicurative che - in caso di contagio o comunque di quarantena - rimborserebbero i turisti (dell’anticipo versato) e le strutture ricettive (del mancato guadagno per la vacanza annullata). Resta il rischio di lockdown generalizzato che - a differenza dell’impossibilità di partire del singolo turista o famiglia - è un rischio che nessuna compagnia è disposta a garantire.

Di questo stanno discutendo in questi giorni le associazioni degli albergatori trentini, con la consulenza di Gianni Rosina che - per conto di un gruppo assicurativo - sta mettendo a punto una proposta che consentirebbe di dare impulso alle prenotazioni in un momento di grande incertezza. E parallelamente alle polizze vacanza, all’attenzione degli albergatori c’è anche un pacchetto che coprirebbe il rischio dell’acquisto di skipass settimanali (quelli scelti dai turisti delle settimane bianche).

Si tratta di polizze che - nel caso della ricettività alberghiera - prevedono premi nell’ordine del 4 per cento del costo della vacanza. Starà poi ai singoli albergatori individuare il modo migliore per ripartire questo costo tra l’impresa e il turista.

Per Luciano Rizzi - presidente del coordinamento delle apt trentine - questo tipo di polizza potrebbe rappresentare anche un prodotto da proporre al turista, rassicurandolo sul fatto che “in Trentino la vacanza è assicurata”.

E intanto anche le funivie stanno lavorando a formule che possano rassicurare gli sciatori, in particolare quelli interessati all’acquisto di skipass stagionali, di fronte alla possibilità di un contagio o dell’interruzione della stagione per motivi di salute pubblica. Dopo la strategia di rimborsi di Dolomiti Superski ora anche Skirama (il consorzio che riunisce le società funiviarie del trentino occidentale) ha adottato una serie di misure per garantire la sicurezza degli sciatori e per rimborsarli in caso di interruzione della stagione sciistica: «Skirama ha deciso di introdurre per la prossima stagione invernale un numero minimo di giornate garantite di apertura – ottanta - al di sotto delle quali è possibile ottenere la restituzione parziale del prezzo di acquisto» si legge in una nota diffusa dal consorzio.

In caso di chiusure forzate totali degli impianti imposte dalle autorità locali o nazionali connesse con l'epidemia da covid-19, il consorzio rimborserà l’importo di acquisto dello stagionale in proporzione alle giornate non fruibili al di sotto del numero minimo garantito. I biglietti interessati sono gli skipass Superskirama stagionali adulto, super senior, senior, junior e bambino, inclusi i titoli acquistati in prevendita, relativi all’inverno 2020/2021; non danno, invece, diritto al rimborso gli skipass stagionali acquistati a condizioni agevolate o con sconti.

Un discorso analogo sarà fatto anche per chi comprerà a inizio vacanza gli abbonamenti settimanali e plurigiornalieri: se il titolare dovesse risultare positivo al covid-19 o se vi fosse una chiusura forzata degli impianti a causa della pandemia, potrà chiedere il rimborso dei giorni non fruiti».













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