Arrivano i dati dei “rapidi” e i positivi raddoppiano 

I numeri. Ieri quasi 500 nuovi contagiati. «La media è circa del 10 per cento» spiega Fugatti Intanto Rt ancora in calo ma si registrano 9 decessi. Scuola, niente deroga: in aula il 7 gennaio



Trento. Attesi, annunciati, ieri sono finalmente arrivati. Per la prima volta dall’inizio della pandemia da Covid-19, la Provincia ha dato i dati relativi sia ai tamponi molecolari che a quelli antigenici (i rapidi). E il numero di postivi raddoppia. I tamponi analizzati sono stati in totale 5.529 - 3.575 i molecolari - con 476 nuovi positivi, 237 quelli rilevati sul i controlli rapidi. «Siamo circa al 10 per cento - ha commentato Maurizio Fugatti - ed è un dato che si allinea alla media». Numero che comunque fa impressione visto che si sfiora quota 500 nuovi malati in un solo giorno. E resta tragicamente alto anche il numero riferito ai decessi: sono stati nove. «Otto persone - ha spiegato l’assessore alla sanità Stefania Segnana - erano ricoverate negli ospedali trentini e una in casa di riposo».

I ricoveri

Continuando con i numeri, sono 45 le persone che sono ricoverate in rianimazione per il Covid, 26 sono stati i nuovi ingressi in ospedale e 28 le dimissioni. In totale, al momento, le persone che si trovano in ospedale e stanno affrontando la battaglia contro il virus, sono 449. Se mercoledì le classi in quarantena erano 78, il dato di ieri era sceso a 71. Ma nei nuovi contagiati se 93 hanno più di settanta anni, ci sono ancora numeri importanti per quanto riguarda giovani e giovanissimi.

Rt in calo

Oggi è il giorno della riunione che determina la colorazione delle regioni italiane. E la situazione trentina appare tendenzialmente tranquilla. «Gli indicatori appaiono stabili - ha spiegato il presidente della Provincia - anzi in calo. L’indice di contagio Rt è ora sotto lo 0,9 e quello che legge il grado di ospedalizzazione è sceso dall’1,11 allo 0,95». Numeri che possono far pensare di restare ancora una volta in zona gialla ma la certezza arriverà solo al termine della riunione di oggi.

Test rapidi

Tornando sull'argomento dei tamponi antigenici, Fugatti ha spiegato che, come richiesto dal ministero della Salute, d’ora in poi il dato sarà comunicato giornalmente. «Sull’analisi dei risultati dei test rapidi - ha commentato Fugatti - va tenuto presente che nel 60-70 per cento dei casi vengono fatti su persone sintomatiche. I dati sono comunque stabili e questo ci fa pensare che non possano esserci pesanti peggioramenti per il quadro generale».

La scuola

Il Trentino aveva chiesto - assieme alle altre regioni - di poter pensare ad un’apertura delle scuole superiori, in presenza di determinate condizioni legate naturalmente alla pandemia, il 14 dicembre. Ma ieri sera Conte ha negato questa possibilità: in aula si torna il 7 gennaio. Al 75 per cento.













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