Aids, 600 le persone sieropositive: 30 nuovi casi all’anno

Trento. In Trentino circa 600 le persone sieropositive in cura. I nuovi casi riguardano principalmente i giovani tra i 25 e i 29 anni. Fondamentale la prevenzione ed efficace la terapia che oggi...



Trento. In Trentino circa 600 le persone sieropositive in cura. I nuovi casi riguardano principalmente i giovani tra i 25 e i 29 anni. Fondamentale la prevenzione ed efficace la terapia che oggi consente di abbattere la carica virale e non trasmettere il virus HIV ad altri. Un’evidenza scientifica da cui prende il nome la campagna 2019: U=U: “undetectable=untransmittable” (non rilevabile=non trasmissibile). La conoscenza dell’Aids, soprattutto tra le nuove generazioni, è ancora bassa e le nuove infezioni in Trentino, stimate in circa 30 l’anno, sono stabili ma non si fermano. E per avvicinarsi alla giornata mondiale dedicata alla lotta all’Aids, la Lila lancia una serie di iniziative. E si parte sabato alle 18 con lo spettacolo a ingresso libero “U=U la scienza a letto è uno spettacolo” con la compagnia di ARTivisti “Conigli Bianchi”. Per la prima volta a Trento, i bianconigli Tony Allotta e Luca Er baghetta sfateranno pregiudizi e tabù sulla sieropositività in un percorso fatto di monologhi, giochi interattivi, ironia ed emozione. Appuntamento nella sala conferenze di Fondazione Caritro a Trento in via Calepina, 1). Seguirà dibattito. Lo spettacolo è promosso in collaborazione con Arcigay Trentino. E il primo dicembre, giornata mondiale di lotta contro l’Aids, la Lila del Trentino sarà presente nella sua sede di Via Bronzetti 29 a Trento, dalle 15 alle 18 con la possibilità per chiunque desideri di eseguire gratuitamente il test rapido per Hiv, Hcv (Epatite c) e sifilide. Lo staff dell’associazione sarà inoltre a disposizione con un banchetto informativo all’angolo tra via Mazzini e via Santissima Trinità dalle 15 alle 19, con la distribuzione di materiale informativo e preservativi gratuiti.

«Ciò che serve – ha sottolineato la Presidente di Lila Trentino Annamaria Covi - è uno sforzo congiunto tra medici di medicina generale, azienda sanitaria e associazioni, per aumentare l’offerta dei test Hiv. È importante inoltre – ha aggiunto – implementare l’uso degli strumenti di prevenzione e avviare nuove campagne di informazione rivolte a diverse fasce di popolazione, con particolare attenzione per i giovani».













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