tragedia sfiorata

Aggredito dall’orso: grave un podista

Wladimir Molinari, 45 anni, stava correndo in località Pozza degli Spini a Cadine quando il plantigrado lo ha attaccato con morsi in testa e zampate


di Ubaldo Cordellini


CADINE. Se l’è visto spuntare alla sua destra. Wladimir Molinari, 45 anni di Cadine, ieri pomeriggio verso le 17 stava correndo su una strada forestale in località Pozza degli Spini tre o quattro chilometri sopra l’abitato della frazione con il fido cane Buck quando è stato aggredito da un orso. Prima una zampata, poi un morso alla testa, poi altre zampate al tronco e alle braccia. In tutto almeno dieci zampate, secondo quanto ha raccontato Wladimir ai primi soccorritori.

Una lotta furiosa durata per qualche minuto con il podista, un atleta molto robusto e in forma che corre gli ultratrail da cento chilometri, che si è difeso in tutti i modi. Alla fine si è salvato, ma se l’è vista davvero brutta. Non rischia la vita ha riportato ferite gravi. «Mi voleva uccidere», continuava a ripetere dopo l’aggressione Molinari. Dopo la lotta, l’orso si è come allontanato di cinque o sei metri e l’ha puntato. Lui si è messo a correre a perdifiato verso Cadine, ma poi non ce l’ha fatta più. Ha impugnato un bastone e un sasso e un bastone e si è messo a camminare.

Dieci minuti dopo è arrivato un ciclista in sella a una mountain bike, Fulvio Paissan di Terlago che gli è spuntato alle spalle: «Quando sono arrivato, lui si è voltato verso di me brandendo il bastone. Pensava che l’orso fosse tornato. Poi quando mi ha visto ha iniziato a urlare: “l’orso, l’orso. E’ stato l’orso”. Poveraccio. Era ridotto davvero male». Molinari ha raccontato tutto al ciclista: «Volevo caricarlo sulla bici, ma lui non ha voluto, ha detto che era meglio se camminava altrimenti avrebbe perso i sensi».

Entrambi non avevano il telefono cellulare, così i due hanno fatto almeno tre chilometri per scendere fino ai campi di Tullio Dallapiccola, poco sopra le ultime case di Cadine, in località Strapiana. Paissan per tenerlo sveglio lo faceva parlare. Si è fatto raccontare tutto. Molinari, che di lavoro fa il pittore edile con la ditta Boniatti di Mattarello ed è sposato con l’infermiera del Santa Chiara Mara Soini, ha spiegato che stava rientrando in paese con il fido Buck, un meticcio di 26 chili che lo segue in tutti i suoi allenamenti nei boschi dei dintorni. Il percorso che aveva scelto è una strada bianca abbastanza ampia, contornata da vegetazione, non un sentiero di montagna.

Una zona frequentata dalle famiglie il sabato e la domenica, raggiungibile facilmente anche per fare delle passeggiate. Ieri, poco dopo le 17, stava correndo quando ha visto l’orso venirgli contro di fianco, alla sua destra. Non ha avuto modo di fare molto. L’animale, non si sa se per difendere dei cuccioli o perché disturbato dalla presenza dell’uomo, lo ha subito aggredito.

L’uomo non sa dire bene la sequenza dei colpi ricevuti. Ha detto che è stato raggiunto da dieci zampate, al tronco, alle braccia e al volto, tanto che ha perso anche due denti. L’orso lo ha anche morso alla testa provocandogli una profonda ferita al cuoio capelluto. Chi l’ha vista, ha avuto l’impressione che fosse causata da un morso inferto con l’animale che era alle spalle di Molinari. L’uomo ha reagito con calci e pugni. Ha detto di aver colpito più volte l’orso sul muso, ma l’animale non lo ha mollato. Continuava a sferrare zampate.

L’uomo ha cercato di scappare, ma l’animale non lo lasciava andare e tornava all’attacco ogni volta. Non sa dire con precisione quanto è durata l’aggressione, ma ha raccontato che ha fatto una ventina di metri con l’orso dietro. L’animale si alzava sulle zampe posteriori e lo colpiva. Poi, a un tratto, l’orso si è come tirato indietro e ha fissato l’uomo. Una scena durata qualche secondo. Qualche secondo che a Molinari è sembrato un’eternità. Ha temuto che l’animale si preparasse all’attacco finale e si è messo a correre. Si è chinato a raccogliere un bastone e un sasso e poi è sceso a valle. Del cane Buck nessuna traccia.

Per un po’ si è temuto che fosse stato ucciso dall’orso, ma in serata è stato trovato ferito a Cadine con il guinzaglio ancora attaccato. Deve essere tornato in paese da un’altra strada rispetto a quella del padrone. Molinari, nel frattempo è sceso in compagnia di Paissan. Aveva ferite importanti al braccio destro, dove mancavano pezzi di carne all’avambraccio, all’addome e alla testa. Chi l’ha visto ha detto che era una maschera di sangue. Quando sono arrivati alla campagna di Dallapiccola questi ha chiamato i soccorsi con il cellulare.

L’elicottero è arrivato verso le 18 e 5 ed è atterrato su un prato vicino al distributore, nel frattempo è arrivata l’ambulanza che è andata a prendere l’uomo che nel frattempo era stato fatto stendere su un tavolo da giardino. Il medico lo ha curato per mezzora e poi l’elicottero ha portato Molinari in ospedale al Santa Chiara. In serata è stato raggiunto dall’assessore provinciale Michele Dallapiccola che si è sincerato delle condizioni di Molinari e ha voluto capire la dinamica dell’aggressione. Più tardi l’uomo è stato sottoposto a un intervento al braccio nel tentativo di salvare il tendine.













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