SANITA'

A Trento un robot che opera come un chirurgo

Viene usato al Santa Chiara in urologia, chirurgia generale e ginecologia



TRENTO. All'ospedale Santa Chiara di Trento è in funzione da Vinci Xi, piattaforma per la chirurgia robotica mini invasiva, che consente al chirurgo di non operare con le proprie mani ma manovrando un robot rimanendo seduto alla console all'interno della sala operatoria. Il sistema robotico è costato 2 milioni e 160.000 euro, a cui vanno ad aggiungersi le spese di manutenzione.

Sviluppato sul concetto della «immersive intuitive interface», da Vinci Xi è l'unico sistema robotico che traduce i movimenti del chirurgo in modo intuitivo, semplificando i complessi movimenti della laparoscopia. Il robot permette una visione tridimensionale del campo operatorio: il chirurgo viene letteralmente «incluso» nel corpo del paziente, senza l'aiuto di occhiali o altre apparecchiature e segue l'intervento chirurgico dall'interno. Il robot viene usato principalmente in urologia (58% sul totale degli interventi), in chirurgia generale (22%), e in ginecologia (18%). L'ingrandimento della visione 3D fino a 10 volte assicura una chiarezza e precisione nei dettagli di gran lunga superiore rispetto alla laparoscopia tradizionale, anche perché il tremore fisiologico delle mani del chirurgo ed i movimenti involontari sono praticamente eliminati. Il carrello paziente con le quattro braccia robotiche interscambiabili montate su un'unica colonna e i sistemi di puntamento laser consentono di evitare spostamenti del paziente e del robot e di realizzare una chirurgia multi quadrante (che agisce su organi posizionati in diversi distretti anatomici), ampliando così il range e la tipologia di interventi. Da Vinci offre inoltre diverse opportunità anche dal punto di vista formativo, perché può essere affiancato da una seconda console che permette a due chirurghi di collaborare migliorando anche l'efficienza nella supervisione formativa. 













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