la festa

20 anni di presenza romena in Trentino

Il grande evento in Piazza Mostra a Trento, promosso dalla Diocesi ortodossa romena. Al centro della festa tanti giochi e spettacoli per bambini. C’erano anche gli atleti del settore giovanile del Trento Calcio e il giocatore della prima squadra Sergiu Suciu



TRENTO. La Diocesi ortodossa romena d'Italia presso la parrocchia San Marco di Trento, in collaborazione con la Provincia autonoma ed il Comune di Trento e con la partecipazione della Diocesi di Trento ha celebrato oggi con una grande festa in piazza della Mostra i 20 anni di presenza romena in Trentino. Al centro della festa tanti giochi e spettacoli per bambini con, tra gli altri, la presenza del settore giovanile del Trento Calcio e del giocatore della Prima Squadra, Sergiu Suciu. Un mini campo da calcio è stato allestito per l'occasione nella piazza.

Ad animare la giornata i bambini della parrocchia ortodossa romena con musica e i balli tradizionali dell'Associazione culturale Artisti e con l'esibizione di danza degli allievi della scuola Ritmomisto di Lavis. «Questo progetto è realizzato con il sostegno del Governo Romeno in un'ottica di integrazione, dialogo e condivisione - ha detto padre Ioan della parrocchia ortodossa romena San Marco - è stata organizzata una giornata di musica, spettacoli, enogastronomia che mescola culture diverse, ma che si integrano nel linguaggio comune dei giochi, dello sport e delle risate dei bambini e delle famiglie».

A portare i suoi saluti anche il vescovo della Diocesi di Trento di Trento Lauro Tisi (impegnato a Verona per un convegno triveneto) per voce di don Mauro Leonardelli, neo delegato dell'area testimonianza e impegno sociale della Diocesi. «Vent'anni sono un bel traguardo. La presenza di voi, cristiani ortodossi romeni, è per tutti noi un segno di benedizione: la sincerità della vostra testimonianza, la bellezza della liturgia orientale, la capacità che dimostrate di integrarvi benissimo con la gente di origine trentina fanno di voi un segno indelebile della presenza del Signore Gesù nelle nostre città e nelle nostre vallate. E di questo ringrazio il Signore insieme a voi». A soffermarsi sull'importanza della mescolanza di culture che creano ricchezza e integrazione sociale anche l'assessore alla cultura, Mirko Bisesti.













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