magistratura

Trento, il presidente del tribunale Avolio trasferito per «condotte opache»

Il plenum del Csm ha deciso il trasferimento d’ufficio per incompatibilità: la decisione presa a larga maggioranza. Palazzo dei marescialli parla anche di "significativo appannamento della sua imparzialità e indipendenza"



TRENTO. Il plenum del Csm ha trasferito d'ufficio, per incompatibilità, il presidente del tribunale di Trento Guglielmo Avolio. La decisione è stata presa a larga maggioranza, con 21 voti a favore, nessun voto contrario e tre astensioni.

Palazzo dei marescialli ha ritenuto che il magistrato abbia tenuto condotte "opache" o comunque "inopportune", che "hanno hanno determinato "un significativo ed obiettivo appannamento" della sua "imparzialita' e indipendenza" non solo nell'ambiente del tribunale di cui è presidente, ma "nel territorio dell'intero distretto di Trento".

Avolio aveva tentato di giocare un'ultima carta, presentando una richiesta di prepensionamento e dichiarando la propria disponibilità a trasferirsi in qualsiasi altra sede pur di evitare l'allontanamento d'ufficio per incompatibilità.

Tutto inutile, perchè il plenum ha non solo respinto la richiesta del relatore Alessio Lanzi di far tornare la pratica in Commissione, ma ha anche bocciato l'istanza di Avolio di sospendere la procedura. 













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