Trentino Trasporti, per gli autisti i test sierologici

Trento. Sono ripresi ieri, a bordo degli autobus di Trentino Trasporti, i servizi di emissione dei biglietti a bordo con un sovrapprezzo, «anche per limitare le interazioni tra utenti ed operatori...



Trento. Sono ripresi ieri, a bordo degli autobus di Trentino Trasporti, i servizi di emissione dei biglietti a bordo con un sovrapprezzo, «anche per limitare le interazioni tra utenti ed operatori - spiega la Provincia - incentivando i primi a sfruttare anche i vantaggi delle tessere prepagate, acquistabili sia nelle biglietterie sia nelle rivendite tabacchi convenzionate». Nel frattempo, è stato deciso di dare avvio alla campagna di test per gli autisti: «A partire dai prossimi giorni, su iniziativa concordata tra società e Provincia, i quasi mille operatori a contatto con il pubblico avranno la possibilità di accedere su base volontaria e gratuita al servizio sanitario, per l’effettuazione dei test sierologici».

Ma sulla questione Trentino Trasporti risponde alle critiche dei sindacati (soprattutto alla Uil). In particolare intende fare chiarezza sulla confusione espressa fra salute/sicurezza e contrattazione. «I due temi sono evidentemente diversi - si legge - la salute e la sicurezza legate alla pandemia Covid-19 attengono alla possibilità di viaggiare minimizzando i rischi di contagio fra utenti e personale aziendale, definita dalle competenti Strutture Sanitarie e declinata in base alle attività aziendali dal medico competente, mentre la contrattazione attiene agli aspetti retributivi del personale e non influisce sul grado di rischio. L’Ordinanza del presidente della Provincia è stata emessa a seguito di valutazioni sul rischio di contagio e i dispositivi di protezione forniti dall’azienda al personale sono stati ritenuti sufficientemente idonei ad escludere il rischio. In ragione di ciò è stato ritenuto possibile riprendere le regolari attività di bigliettazione e di controllo dei titoli di viaggio, analogamente a tutte le attività commerciali che sono già tornate alla normalità. In tal senso l’azienda non ha mai ritenuto di poter monetizzare un rischio legato alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. Grave e inaccettabile è aver paventato un simile atteggiamento. La modifica del sistema di bigliettazione prevede il riconoscimento di un compenso in capo all’autista che l’azienda ha discusso con le organizzazioni sindacale unitamente ad altri connessi istituti contrattuali. Tutte le organizzazioni sindacali, ad eccezione di Uil, hanno ritenuto favorevole l’accordo, salvo la consultazione dei lavoratori e quindi l’azienda, pur in assenza dell’auspicata unitarietà sindacale, ne darà applicazione, posto che le condizioni economiche aziendali e i presupposti contrattuali non consentono il rinnovo degli accordi di secondo livello».

«La Uil, purtroppo, non ha percepito il miglioramento economico a favore dei propri iscritti - conclude l’azienda - peraltro in un contesto generale dove i lavoratori del settore trasporti dovranno preoccuparsi, inalterate le attuali condizioni economiche, della conservazione del posto di lavoro».













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