IL CASO

Stupro di Bolzano, il sospettato non viene riconosciuto dalla vittima

È svanita un’altra pista degli inquirenti per cercare di dare un volto ed un nome ai due aggressori stranieri che lungo la pista ciclabile del Ponte Giallo, un mese fa, bloccarono nel primo pomeriggio una studentessa quindicenne in bicicletta, poi violentata da uno dei due.



BOLZANO. Dopo quella relativa alle impronte digitali riscontrate sulla bicicletta della vittima (risultate inutilizzabili in quanto parziali ed incomplete), ora è svanita anche un’altra pista che in un primo tempo sembrava particolarmente promettente.

Le indagini della Squadra Mobile avevano infatti portato ad individuare una persona di colore compatibile con alcune indicazioni somatiche di massima fornite dalla vittima.

Si tratta di un giovane identificato e denunciato in precedenza per atti osceni in quanto segnalato da alcuni passanti proprio nella zona dello stupro mentre si era abbandonato a pratiche di autoerotismo.

Ricercato e fermato dagli inquirenti, il giovane è stato messo a confronto con la vittima della violenza, con tutte le cautele psicologiche del caso. La ragazza, però, non lo ha riconosciuto e dunque il giovane è stato scagionato.













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