IL CASO

«Solidarietà all’autista picchiato»

Reazioni sul caso dell’autista della linea urbana di Trentino Trasporti preso a botte venerdì sera al capolinea di Lavis, in via Rosmini



TRENTO. Il caso dell’autista della linea urbana di Trentino Trasporti preso a botte venerdì sera al capolinea di Lavis, in via Rosmini, da un automobilista con cui aveva litigato per problemi di sosta sulla fermata del mezzo pubblico, è stato stigmatizzato dai sindacati dei trasporti, che hanno espresso solidarietà al dipendente dell’azienda di trasporti.

Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisal Cisal evidenziano, con un comunicato unitario, come sia difficile per la categoria degli autisti lavorare in sicurezza ed auspicano che il responsabile venga individuato «e sanzionato come merita».

Venerdì sera l’autista aveva chiesto all’automobilista di spostare la sua auto per poter fermare l’autobus e far scendere i passeggeri. Ma l’uomo alla guida dell’auto, per tutta risposta, è sceso dal proprio mezzo, è salito sul bus e ha colpito più volte al volto l’autista, assestandogli una serie di pugni.

Poi era risalito in auto ripartendo sgommando. Ma nello specchietto retrovisore deve aver visto che l’autista stava tentando di fotografare la sua targa. Così ha fermato l’auto, è risalito nuovamente sull’autobus e ha colpito di nuovo l’autista con una seconda scarica di pugni.

Ci sono tuttavia buone probabilità che le forze dell’ordine rintraccino l’aggressore, grazie al numero di targa e alle telecamere di sorveglianza montate sull’autobus.













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