Scuola, in Trentino le assunzioni saranno a tempo determinato
Lo ha detto il dirigente generale della Provincia, Paolo Nicoletti: "Una spesa non ricorrente"
TRENTO. L'assunzione degli insegnanti in Trentino «sarà a tempo determinato a testimonianza che si tratta di una spesa non ricorrente». Lo ha detto il dirigente generale della Provincia autonoma di Trento, Paolo Nicoletti, nel corso dell'audizione sull'assestamento di bilancio in Prima Commissione.
Il dg ha risposto ad una domanda di Giorgio Tonini (Pd), che ha chiesto due chiarimenti: che relazione c'è tra il debito autorizzato (200 milioni) nella manovra Covid e quello previsto nell'assestamento, e per quanto riguarda la qualità delle spesa, come sia possibile la previsione di un calo di quella corrente quanto si mettono in bilancio 40 milioni per l'assunzione di insegnanti che, per quanto giusta, rappresenta la più classica delle spese ricorrenti.
Nicoletti - riferisce una nota del Consiglio provinciale - ha ricordato che la Corte dei Conti ha affermato che le regole auree sono rispettate dalla Pat, il debito va per le opere pubbliche, l'avanzo di bilancio per investimenti non ricorrenti come nel caso dell'assunzione di insegnanti necessari a riaprire le scuole e per la sanità post epidemia. Il debito della Pat, ha detto inoltre, è al 99% garantito e rientra in quello autorizzato con la manovra Covid.
Ugo Rossi (Patt), infine, ha chiesto se nei 40 milioni per la scuola ci sono risorse anche per le strutture. Il presidente Maurizio Fugatti (Lega) ha risposto che la gran parte sono destinati agli insegnanti. Il capogruppo Patt ha perciò chiesto una bozza di piano per conoscere in linea di massima le modalità del ritorno a scuola e un'analisi dei costi.