Degasperi interroga 

«Sbancamento in Polsa nel parco del Baldo»

Brentonico. «Il Baldo è un parco naturale ed è candidato a divenire patrimonio Unesco: come si spiegano allora gli interventi di sbancamento?»: a chiederlo è il consigliere provinciale Filippo...



Brentonico. «Il Baldo è un parco naturale ed è candidato a divenire patrimonio Unesco: come si spiegano allora gli interventi di sbancamento?»: a chiederlo è il consigliere provinciale Filippo Degasperi (Onda Civica). «Da tempo – argomenta l’ex 5 Stelle – le stazioni sciistiche a bassa quota non fanno più economia. Il comprensorio della Polsa-San Valentino non fa eccezione, anzi, considerando l’altitudine modesta, la latitudine e il microclima gardesano, è forse uno di quelli più colpiti dal mutamento degli inverni e delle preferenze degli sciatori. Per sostenere l’attività dello sci da discesa, gli impianti (e i relativi costi) sono passati in capo a Trentino Sviluppo, che li affitta a una società privata. Nonostante il Monte Baldo sia in qualche modo tutelato dall’omonimo parco naturale locale, mentre si avvia l’istruttoria per il suo riconoscimento quale patrimonio Unesco, non mancano iniziative discutibili che poco hanno a che vedere con il rispetto dell’ambiente e con una strategia di sviluppo che valorizzi le peculiarità naturali e paesaggistiche della zona anziché devastarle. Lo scorso autunno sono partiti lavori imponenti di sbancamento che sembra servano per modificare le pendenze delle piste da sci. Viene da chiedersi quale sia lo scopo di una simile iniziativa, che di certo non potrà trasformare una località posta a 1.100 metri nel Trentino meridionale e nemmeno invertire la tendenza al calo di precipitazioni nevose. Di sicuro però l’impatto su un ambiente teoricamente tutelato è evidente». Al riguardo, Degasperi ha presentato un’interrogazione al presidente della Provincia. M.CASS.















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