PRIMIERO

«San Martino - Rolle: ora i soldi» 

Superato l’impasse per la pista di rientro, per il progetto per il collegamento e la nascita del grande carosello sciistico inizia la partita dei finanziamenti


Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO. E’ soddisfatto ora il presidente della Comunità di Primiero, Roberto Pradel, di come alla fine sono andate le cose riguardo il collegamento funiviario fra San Martino di Castrozza e Passo Rolle a cui la Provincia finalmente ha dato il via libera. A quanto si è riuscito a capire, nel corso della Conferenza dei servizi della Provincia dove si pensava che venisse dato il via definitivo al progetto relativo al suddetto collegamento, c’è stato una sorta di scontro fra le parti riguardo l’indispensabile pista sciistica di rientro dal Rolle.

Infatti, anche se con qualche ulteriore prescrizione era stato dato l’ok al progetto della funivia, mentre i problemi erano nati con la pista di rientro e in particolare in un punto critico che riguarda il tratto dove il tracciato incontra il torrente Cismon, tanto che poteva sembrare una “scusa” per non approvare il progetto relativo alla pista, il che avrebbe pregiudicato tutta l’operazione in quanto il collegamento sta in piedi solo se c’è anche la pista di rientro.

Roberto Pradel, come presidente della Comunità di valle, di spiegarci la situazione?

In effetti l’intoppo all’approvazione del progetto nel suo insieme era avvenuto sul tracciato della pista di rientro, denominata Panoramica, che da Malga Rolle arriva fino a Prà delle Nasse, a San Martino proprio nel tratto del sottopasso della strada statale a fianco del torrente Cismon. I Bacini montani avevano manifestato delle riserve, chiedendo ulteriori modifiche, con il risultato di rinviare ancora una volta l’approvazione definitiva. A quel punto come presidente della Comunità e come amministratori locali che assistevamo alla riunione, avendo lavorato in questi anni in ottima intesa, ci siamo imposti perché l’iter approvativo venisse portato a termine, tenendo fede agli impegni presi con il territorio da parte della Provincia. Al punto in cui eravamo giunti spettava alla Provincia avere un ruolo politico decisivo per dirimere la questione e possiamo dire, con nostra soddisfazione, che la Provincia lo ha fatto.

Ora cosa resta da fare?

Ora si aprirà la partita del finanziamento dell’opera e contestualmente l’analisi sulla reale sostenibilità gestionale, e quindi finanziaria, con l’obiettivo di realizzare un sistema che partendo dalla stazione di base degli impianti Tognola fino a Passo Rolle diventi un carosello sciistico tecnicamente e paesaggisticamente all’altezza delle esigenze turistiche moderne, con una ricaduta economica che permetta di far ripartire l’intera valle.

Un altro nodo importante è la messa in sicurezza della strada dello Schener che permette il più importante accesso al Primiero.

Mi risulta che il presidente della Provincia Fugatti stia lavorando per chiudere gli accordi con il Veneto sotto l’aspetto finanziario poiché i costi sono leggermente lievitati; in effetti c’è stato un rallentamento a causa dell’emergenza sanitaria relativa al Covid-19. Per noi, ma anche per i Comuni Bellunesi di Sovramonte e Lamon, con i quali in questi anni abbiamo collaborato intensamente, è una assoluta priorità e per questo ci batteremo ancora con forza per sollecitare un rapido intervento.

Cosa altro bolle in pentola?

Posso dire che stiamo portando a compimento i lavori di rifacimento del piazzale dietro la sede della Comunità, mentre è stato appaltato il ponte sul Rio San Pietro, risolvendo i problemi di smottamento che renderanno perfettamente praticabile la Via Nova, una delle passeggiate più frequentate sia dai pedoni che dagli appassionati della bicicletta. Infine a breve partiranno i lavori riguardanti la piscina coperta di Primiero, fornendola di un moderno e richiesto centro benessere.













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