Valduga-Zambelli, le differenze 

I due candidati con più liste. Cosa li unisce e cosa li divide? Dai primi passi nella politica (entrambi arrivano dall’area post democristiana)  alla sfida su schieramenti opposti. Entrambi fanno leva sul loro “civismo” ma si sono alleati con i partiti. Ecco il filosofo e il dottore...


Giancarlo Rudari


Rovereto. Chi sarà il principe (o principessa visto che c’è anche una candidata sindaco) che con il suo bacio riuscirà a risvegliare la “Rovereto bella addormentata”? Sulla carta gli sfidanti alla poltrona di sono cinque (Gloria Canestrini, Alessandro Dalbosco, Francesco Valduga, Andrea Zambelli e Marco Zenatti) anche se (facendo il conto delle liste a loro sostegno e alla loro collocazione politica) molto probabilmente la prima parte della partita (il voto di domenica e lunedì) se la giocheranno Valduga e Zambelli. Due candidati molto simili per la loro estrazione (e visione) politica ma anche molto diversi per molti aspetti. Quali? Ognuno troverà caratteristiche differenti nei loro programmi e nelle loro alleanze: noi abbiamo provato ad evidenziarne alcune, mentre altre sono state svelate dagli stessi candidati rispondendo l’uno dell’altro alle domande del Trentino. Valduga, sindaco uscente, di professione medico oncologo (in aspettativa durante il suo mandato) ha 48 anni, è sposato ed ha tre figli. Zambelli, invece, (ex consigliere comunale a Rovereto ed ex assessore a Volano) ha 44 anni, laureato in filosofia, è impiegato nell’azienda di famiglia, è sposato ed ha due figli. Entrambi sono “nipotini” della Dc: il primo arriva dal Partito popolare, il secondo dall’Udc; Zambelli guida una coalizione di centrodestra mentre Valduga (eletto cinque anni fa con il centrodestra) ora sta con il centrosinistra. Entrambi in politica sono “moderati”, si professano “civici”, ma tutti e due sono sostenuti da partiti “tradizionali”. A loro abbiamo posto queste domande (uno doveva rispondere dell’altro): 1. Dei temi trattati nel programma del suo avversario quale apprezza di più e quale meno in quanto a "fattibilità"? 2. Come giudica la composizione dell’altra coalizione e quale sarà il peso dei partiti? 3. Ci sono candidati che vi hanno sorpreso perché nelle liste “avversarie” e avreste voluto fossero con voi? 4. Qual è il punto di forza del suo maggiore competitor e quello di debolezza? Cosa "invidia" di lui? 5. Entrambi siete della stessa estrazione politica: cosa vi unisce e cosa vi divide? 6. Dopo aver parlato l’uno dell’altro ora tocca convincere l'elettore a votare per voi stessi perché......













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