«Tolleranza zero dei vigili urbani: rigidità assurda»
Rovereto. «Tolleranza zero. Questo sembra essere il motto di questa amministrazione. Via Paganini non conosce pace con continue multe. In città mancano zone di carico e scarico mentre in piazza...
Rovereto. «Tolleranza zero. Questo sembra essere il motto di questa amministrazione. Via Paganini non conosce pace con continue multe. In città mancano zone di carico e scarico mentre in piazza Rosmini molte mamme lamentano una serie di multe mentre portavano i bambini a scuola». Giuseppe Di Spirito, consigliere della Circoscrizione Centro, sente la necessità di intervenire a difesa dei commercianti e dei cittadini sulla questione dei parcheggi e dell'impiego delle forze dell'ordine. «La mozione sulla sicurezza da me presentata come consigliere circoscrizionale - precisa il presidente di Fratelli d’Italia di Rovereto - approvata dal Consiglio verteva sull'ampliamento della polizia locale come contrasto alla criminalità. Il fine della mia mozione era quello di avere più risorse per il controllo del territorio anche nei quartieri periferici. Non certo di impiegarli per fare cassa. Auspichiamo che l'amministrazione incontri il comandante della Polizia locale per alleggerire tale situazione». La situazione è «certamente insostenibile (come abbiamo riportato sul Trentino di domenica per quanto riguarda via Paganini ndr) per tutti quelli che intendono usufruire della città, commercianti, operatori o semplici cittadini i quali si trovano un fardello importante con multe che pesano sul bilanci famigliare e sulle relative scelte di spesa». Quello che Di Spirito vuole sottolineare con forza è la necessità di un cambiamento che miri anche «all'utilizzo del buon senso o almeno a creare spazi idonei per poter fruire comodamente di una città che questa amministrazione sembra ambire a svuotare più che a riempire. Basta con l'utilizzo dei vigili per fare cassa, ma utilizziamoli per fare sentire ai cittadini, anche quelli più periferici, che non sono stati dimenticati da chi dovrebbe fare il loro interesse. Una cittadinanza avvezza al rispetto delle regole e delle leggi non certo indisciplinata o cafona che quando si lamenta lo fa con cognizione di causa perché lo vive come un sopruso».