«Senza stazione assembramenti in piazzale Orsi»
Rovereto. Paura del contagio e misure di sicurezza al tempo del Covid-19, Giovanni Spagnolli, medico ortopedico ed ex-assessore comunale, denuncia l'assembramento di studenti prima dell'inizio delle...
Rovereto. Paura del contagio e misure di sicurezza al tempo del Covid-19, Giovanni Spagnolli, medico ortopedico ed ex-assessore comunale, denuncia l'assembramento di studenti prima dell'inizio delle scuole: «Circa un migliaio di ragazzi, quasi tutti senza mascherina, in Piazzale Orsi». Una questione di organizzazione (nonché di noncuranza da parte dei giovani), dice Spagnolli, che va ricondotta ad uno dei «grandi problemi irrisolti di Rovereto», ovvero la mancanza di una stazione per autocorriere. «Alle 7 e 30 Corso Bettini è deserto – spiega Spagnolli – poiché interdetto al traffico dei veicoli per favorire l'accesso in sicurezza agli istituti scolastici». Alla stessa ora però Piazzale Orsi è affollato di studenti per l'arrivo in contemporanea di una decina di pullman di linea extra urbana. «Pur non volendo trascurare questo fatto deplorevole – dice Spagnolli – nonché pericoloso in termini di potenziale contagio […] l'episodio mette a nudo uno dei tanti problemi irrisolti di Rovereto. Sono più di dieci anni che è stata dismessa la stazione delle autocorriere in Corso Rosmini, ed in questi anni non è stato realizzato nulla in alternativa». Contro gli assembramenti mattutini, quindi, la proposta è quella di una nuova stazione, che permetterebbe la gestione dei flussi di studenti in arrivo con i mezzi pubblici. «Già nel 2006 – denuncia Spagnolli – erano stati mossi i primi passi, con precisi accordi tra Provincia e Ferrovie dello stato, per l'avvio del progetto di spostamento dello scalo merci a Mori Stazione e per la realizzazione sulla stessa superficie di uno scalo intermodale (gomma-rotaia) con annesso parcheggio. Un progetto che avrebbe risolto una serie di problemi tra cui, oltre alla realizzazione della stazione delle autocorriere, anche quello del collegamento diretto fra la parte ovest (Sacco e S. Giorgio) e la parte est (centro) della città». Un progetto che, secondo l'ex-assessore, si è arenato ancora durante l'amministrazione Miorandi e che in seguito Francesco Valduga ha dichiarato di voler riprende solo alla fine della sua consigliatura, proprio a ridosso delle elezioni comunali.