Rapinatore solitario alla sala slot
Nuovo colpo all’Admiral. Ladro solitario con la pistola e passamontagna ha intimato all’addetto del locale di consegnare l’incasso. Ora è caccia al bandito: la ricerca attraverso le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza
Rovereto. La sala slot machine Admiral del Follone di nuovo nel mirino dei rapinatori. E’ successo nella notte tra domenica e lunedì quando un rapinato solitario, con il volto coperto da passamontagna e una pistola in pugno, si è fatto consegnare l’incasso attorno ai 1.500 euro. Poca cosa rispetto al colpo dell’aprile del 2016 quando un bandito non solo scappò con circa settemila euro ma appena entrato legò anche due clienti alle macchinette. Lo scorso anno, invece, esattamente in novembre, ancora una rapina senza pistole ma con un cacciavite: tanto bastò per intimorire l’addetta alla sala giochi facendosi consegnare 3.600 euro. E così di tanto in tanto i rapinatori fanno visita all’Admiral del Follone: per l’ultima volta qualche notte fa. Sull’episodio sono al lavoro i carabinieri della compagnia di Rovereto che dopo aver sentito l’addetto rapinato e raccolti i primi indizi sono al lavoro nella speranza di individuare elementi utili delle immagini del sistema interno ed esterno di videosorveglianza.
Il colpo verso l’una di notte
Mancava una manciata di minuti quando tra domenica e lunedì è entrato in azione il rapinato solitario. Un’azione fulminea, soltanto pochi secondi per intimare di farsi dare l’incasso della serata e poi sparire. L’uomo, che ha pronunciato soltanto poche parole tradendo però, a quanto pare, le sue origini dall’Est Europa, aveva il volto coperto da un passamontagna. In mano una pistola che l’ha puntata contro l’addetto dell’Admiral: non ha reagito o opposto residenza e ha consegnato più o meno 1.500 euro, i soldi disponibili in cassa. Intascato il bottino l’uomo si è allontanato velocemente, mentre dal Follone è partito l’allarme alla centrale dei carabinieri. Il bandito è fuggito a piedi o in macchina? Era da solo o aveva qualche complice che lo attendeva poco distante? Le forze dell’ordine mantengono il riserbo mentre lavorano alla visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della sala slot machine ma anche di quelle riprese dalle telecamere poste all’ingresso della città. Un lavoro lungo, ma del resto è l’unica via per cercare elementi utili alle indagini.
Gli episodi precedenti
Era quasi l’ora di chiusura anche in occasione della rapina con un cacciavite del novembre scorso. La cassiera ha visto entrare il rapinatore con il volto nascosto da un passamontagna scuro in mano un grosso cacciavite. «Dammi i soldi» le ha intimato in un italiano senza inflessioni. Senza urlare e senza indugiare in gesti bruschi ma mostrandosi deciso. La donna, spaventata, ha aperto la cassa e ha consegnato allo sconosciuto tutto quello che conteneva: circa 3.600 euro in contanti. L’uomo, senza altro aggiungere, si è allontanato a piedi dalla sala giochi Admiral di via Follone. Nell’aprile del 2016 l’episodio più movimentato con il bandito che immobilizzò due clienti per svaligiare la cassa. I carabinieri in quell’occasione arrestarono tre persone: un albanese ed una coppia di roveretani.