Piazzale Orsi e Follone: è qui che cambia la città 

Il confronto a fine consiliatura. La giunta ha incontrato le categorie economiche per un bilancio. Restano irrisolti il nodo della Rsa Defrancesco, di nuovo ferma, e il rifacimento di piazza Rosmini



Rovereto. Comune e rappresentanti delle categorie si sono riuniti ad un tavolo per fare il punto sui tempi delle opere avviate, sui motivi di eventuali ritardi e sulle prospettive per quello che in questa legislatura non si è riusciti a fare. Ne è uscito un bilancio ma anche una occasione di chiarezza sul futuro. Presenti gli assessori Beppino Graziola ed Ivo Chiesa, Novareti e le associazioni del commercio (Unione commercio e turismo, Confcommercio, Associazione Artigiani e Piccole Imprese) oltre a funzionari di Ufficio Tecnico e Polizia locale.

Piazzale Orsi

Il cantiere strategicamente più importante avviato è quello di Piazzale Orsi, per il sottopasso ciclo-pedonale ferroviario. I lavori partiranno appena completata, entro le prossime settimane, la bonifica bellica. Saranno articolati in due lotti: il primo per 5 milioni da Piazzale Orsi (presso il bar Iris) ai binari ferroviari, ed un secondo a completamento fino a via Zeni. Il progetto prevede anche l’allungamento dell’attuale sottopasso fino a via Zeni ove sarà realizzato un parcheggio con capienza di circa 90 posti auto.

Il Follone

In piazzale Leoni e zona Follone si stanno concludendo le demolizioni dei fabbricati. Dopo il 6 gennaio è previsto l’abbattimento del fabbricato su via Saibanti con la realizzazione di 30 nuovi stalli di sosta ai quali saranno aggiunti altri 30 stalli dopo l’abbattimento della palazzina “ex caserme”. Nei pressi del convento di Santa Caterina, entro la primavera 2020, sarà realizzato un nuovo campo da calcio a 5 che sarà gestito direttamente dai frati.

L’ex carcere

Nella ex casa circondariale di via Prati, demolito un muro di cinta, sono in fase di realizzazione altri 60 posti auto. La consegna è attesa relativamente a breve. Si aggiungeranno ai 60 in realizzazione a Mori stazione e a quelli appena aperti all’oratorio di Santa Maria.

Arredo urbano

Sarà sistemata la pavimentazione del marciapiede di Corso Rosmini, riparando le lastre danneggiate con resine speciali. Le vie Santa Caterina e Fontana saranno interessate da una nuova progettazione che rivedrà gli arredi urbani.

Le demolizioni

Infine le demolizioni: quelle già compiute all’ex-Alpe, ex-macello, Favorita, ex-Ariston, e le prossime ex-Ragno, ex SAV di Sant’Ilario, garantiranno spazi per dare maggior valore alla città favorendo riqualificazioni, nuove edificazioni e restyling.

I ritardi alla Rsa Defrancesco

Le prime domande hanno riguardato la RSA di piazzale Defrancesco. A struttura pressoché ultimata - è la spiegazione dei nuovi ritardi - i lavori di completamento hanno subìto un rallentamento a causa di un regime di concordato preventivo pendente sulla ditta aggiudicataria. Si attende l’esito della controversia.

L’impegno di Novareti

Il grosso, con dispersori e nuovo collettore per tamponare gli effetti delle piogge eccezionali, è stato fatto. Restano interventi meno onerosi: nuovi dispersori sono previsti a Marco (in aree rurali) e Noriglio a causa di criticità idrogeologiche importanti.

I nodi non risolti

Restano aree che attendono soluzione: piazza Rosmini doveva essere risistemata nel 2019, ma attende la demolizione dell’ex Anmil per evitare che i mezzi pesanti in transito rovinino la nuova pavimentazione. Si attendono limi dal Ministero sulla controversia sorta circa il diritto d’autore del progettista. Area ex Bimac: prudentemente, Graziola ha affermato che si può presumere una ripresa a breve.

Il problema delle caditoie

Restano malgrado l’impegno di Novareti dei problemi sulle caditoie. In via Roma risultano poco felicemente progettate, ma più generalmente soffrono anche di “carenza del senso civico del cittadino che declina il proprio impegno alla pulizia delegandolo ad altri soggetti”. Da cui si scoprirebbe che spetta al cittadino farsi carico di tenere pulite le caditoie davanti a casa propria. Cosa che il senso comune considerava fino ad oggi addirittura vietata.













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