Pepper e Nao, i due robot amici dei ragazzi della Iter 

Il progetto. Grazie all’iniziativa nata in collaborazione con gli studenti del liceo Steam, gli utenti della cooperativa dialogano ed interagiscono con gli umanoidi anche in veste di personal trainer


SARA DE PASCALE


rovereto. Fra lo stupore e la contentezza dei ragazzi della cooperativa sociale Iter, il benvenuto a due nuovi amici: Pepper e Nao, umanoidi progettati dai giovani studenti del liceo Steam (appartenente al Cfp Veronesi), i quali, grazie a «poche conoscenze di robotica» ed all’aiuto del loro esperto professore Di Giovanni, sono riusciti a creare gioco, dialogo ed interazione fra robot e gli ospiti della struttura. «Sono le persone ad essere realmente protagoniste», hanno esordito entusiasti Paolo Mazzurana, direttore della cooperativa insieme ad Elena Trainotti, principal del liceo, presenti ieri nella sede dell’associazione alla presentazione del nuovo progetto: «un umanoide che si relaziona con anime belle è un momento unico all’interno di un luogo come questo». Un progetto che guarda al futuro, iniziato in seguito ad una serie di interviste fatte dagli studenti del liceo ai protagonisti di Iter, con lo scopo di conoscerli ed elaborare, per ognuno di loro, domande come «Che città è questa?» o «Che squadra tifi?», successivamente pronunciate dalla bocca di Pepper, robot dalle fattezze umane, alto come un bambino e dotato di un piccolo schermo sotto il capo, per permettere di leggere in tempo reale i quesiti da lui posti e di visionare foto e video che permettano una più completa interazione fra umanoide ed interlocutore.

I movimenti da imitare

Pepper e Nao, tuttavia, non sono stati progettati solo per interagire ed aiutare le persone, ma anche per divenire, all’occorrenza, «perfetti personal trainer»: muovendo le loro braccia meccaniche e piegandosi, indicano i movimenti da imitare ed insieme, intrattengono il loro pubblico raccontando barzellette. Pepper, in particolare, conosce già da tempo i ragazzi di Iter, insieme ai quali si è reso protagonista di ben tre video pubblicitari creati dagli alunni Steam per promuovere i prodotti manufatti della cooperativa sociale. L’umanoide dal vivace carattere, come suggerito dal suo stesso nome (“pepe” in italiano), ha messo ieri alla prova molti fra i presenti, chiedendo, ad esempio, di aiutarlo a preparare la valigia per un ideale viaggio in Sardegna e raccontando loro quanto sa delle bellezze del mondo. Le risposte ai suoi quesiti sono state date toccando una delle parti del corpo del robot, scelta, a seconda di quale ritenevano fosse il responso corretto: come Artur, che riconoscendo la sua Riva del Garda ha toccato la testa di Pepper e non le mani, che rappresentavano idealmente Rovereto e Trento. O Ivano, che ascoltando le voci registrate riprodotte dal robot ha distinto l’affezionato operatore che ogni mattina lo accompagna a bere il caffè. E dopo la performance del piccolo Nao, snodato umanoide in grado di ballare a tempo di musica, un ultimo «esperimento» con Pepper, questa volta travestito da chef: dopo aver fornito ad Enzo, Paolo e Domenico ciotole ed ingredienti, i tre hanno provato a fare il pane seguendo le istruzioni del robot, date a voce e tramite video illustrativi, concludendo così un avvincente pomeriggio, ricordando loro alla fine quanto siano stati «bravi».













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