francesco VALDUGA 

«Noi vogliamo promuovere progetti di comunità»

ROVERETO. 1. Ciò che apprezzo di più nel programma del mio avversario è la volontà di continuare lo sviluppo di alcune progettualità importanti (Meccatronica e Progetto Manifattura ad esempio) molto...



ROVERETO. 1. Ciò che apprezzo di più nel programma del mio avversario è la volontà di continuare lo sviluppo di alcune progettualità importanti (Meccatronica e Progetto Manifattura ad esempio) molto attese dalla Comunità. Sono invece assolutamente contrario alla realizzazione della Valdastico e all’idea che la stessa possa condizionare, in negativo, la nostra qualità della vita. Per questo motivo l’indizione di un Referendum mi sembra inutile in quanto la Città ha in più occasioni espresso la propria contrarietà al riguardo.

2. Potrei rispondere con una battuta a proposito di pesi elettorali: la coalizione avversaria è composta da quattro partiti e due civiche, mentre, la nostra è caratterizzata dalla presenza di cinque civiche e due partiti, ma capisco che questa è un’ eccessiva semplificazione. Se guardo però al recente passato, in particolare alle elezioni provinciali alle quali il centro destra si è presentato con una coalizione di partiti e liste civiche, non posso non constatare che la Lega ha assorbito, e quindi prevedibilmente assorbirà, il consenso delle altre componenti di quella coalizione.

3. No, non ci sono state sorprese particolari. Sicuramente ci sono candidature di qualità anche nella coalizione avversaria. Ho notato, in particolare nelle liste delle circoscrizioni, alcune candidature legate al mondo del volontariato e dell’associazionismo che avrei visto bene anche nella nostra coalizione. Qualora vincessimo noi, ci sarà modo comunque di lavorare insieme anche con queste persone.

4. Ritengo che il punto di forza del mio avversario possa essere la sua attenzione ai temi della cultura ed in particolare alla figura di Antonio Rosmini. Credo che il punto di debolezza possa essere rappresentato proprio da questa discrepanza tra la sua provenienza culturale e la presenza di alcuni - a mio avviso - inconciliabili estremismi che si ravvisano nella sua coalizione.

Al mio avversario non invidio nulla perché non sono invidioso di natura.

5. Io credo che quello che ci può unire è la convinzione che l’essere moderati sia un valore. E’ proprio però la traduzione pratica di questa convinzione che rappresenta secondo me l’elemento di divisione. Ritengo infatti difficile che si possa interpretare questa idea di moderazione dentro una coalizione in cui i partiti di destra, a volte, utilizzano toni e linguaggi e operano scelte, non conciliabili con l’idea di moderazione.

6. Mai come in questo momento credo sia importante che prevalga in ciascuno di noi il senso di responsabilità andando a votare. Mi appello per questo a coloro che non hanno ancora deciso se recarsi ai seggi o vivono con distacco questo momento elettorale perché si rechino alle urne. Io credo sia giusto votare per la nostra coalizione perché vogliamo promuovere progetti di comunità. Il tempo che stiamo vivendo ci ha ulteriormente insegnato l’importanza di lavorare assieme e credo che abbiamo anche testimoniato di saperlo fare, partendo dalle esigenze dei territori con pragmatismo e conseguente concretezza nell’eseguire opere e portare avanti programmi anche sui grandi temi della Rovereto del futuro.

Questa capacità di fare comunità è quella che pur nelle difficoltà ci permette di conservare la fiducia nel futuro che è il vero motore dello sviluppo, allontanando la paura che è umana ma paralizza. Dobbiamo aver fiducia nella nostra comunità, perché ha già dimostrato nel corso della sua storia la capacità di grandi intuizioni, sapendosi adattare ed innovare alle necessità delle varie epoche. La Rovereto di oggi è il frutto di questa capacità, “Fidiamoci di noi”.













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