«No alla tangenziale leggera  sì invece alla traversa urbana»  

Il dibattito sulla viabilità. I consiglieri Lanaro e Parisi (Rovereto Libera con Valduga) si dissociano dall’ipotesi della loro maggioranza e sposano le tesi dell’opposizione (Zenatti e Miorandi): «Costi minori e tempi più brevi»  


GIANCARLO RUDARI


Rovereto. Fanno parte entrambi della coalizione del sindaco Francesco Valduga ma dalla maggioranza, quando si parla di tangenziale, prendono le distanze. Con toni più o meno decisi per dire no all’ipotesi di “tangenziale leggera” (presentata in campagna elettorale nel 2015 su proposta dei Popolari) per sposare invece le tesi dell’opposizione, ovvero la “secante” o “traversa urbana” che dir si voglia, con Marco Zenatti (Progetto Rovereto Città) e Andrea Miorandi (Pd). Perché, è la sintesi delle tesi di Daniele Lanaro (Rovereto Libera con Valduga) e di Tito Parisi (Rovereto al Centro), la “tangenziale leggera” sarebbe troppo costosa, andrebbe anche ad occupare territori di altri Comuni della Destra Adige, non risolverebbe i problemi di attraversamento della città e i tempi di realizzazione sarebbero troppo lunghi... Insomma non se ne parla proprio, è l’opinione dei due consiglieri, che sottoscrivono invece l’ipotesi di un tracciato dallo stadio Quercia fino a Rovereto Sud a fianco della ferrovia (sul lato ovest) realizzabile in tre lotti utilizzabili indipendentemente uno dall’altro, senza attendere (a differenza della bretella) la realizzazione complessiva dell’opera. «Questi sono gli elementi fondamentali che mi fanno propendere per questa ipotesi, altro che bretellina. E non lo dico da oggi...» puntualizza Daniele Lanaro.

Quarantanni di chiacchiere

La discussione su una strada di attraversamento della città è stata riaperta (dopo 40 che ciclicamente il tema è stato all’attenzione di tutte le amministrazioni comunali senza trovare una soluzione) dopo l’impegno della giunta provinciale di stanziare 80 milioni nella prossima manovrina d’estate. «la minitangenziale non ha senso - afferma senza ombra di dubbi lanaro dopo aver espresso forti perplessità sulla validità dei risultato del gruppo di studio congiunto tra tecnici del comune e della provincia - perché il traffico di attraversamento della città è quasi tutto roveretano. più logico, invece, raddoppiare la statale, come proposto dal pd cinque anni fa, in modo che i vantaggi derivanti da un miglior scorrimento del traffico siano per i roveretani che per chi viene da fuori. la tangenziale leggera, non mi stancherò di ripeterlo, non risolve i problemi anche perché escluderebbe marco e s. ilario. il mio no alla tangenziale quindi è chiaro sia per i costi che per i tempi, mentre la strada di scorrimento oltre ad avere costi inferiori si potrebbe realizzare anche in lotti funzionali». e non manca una stoccata al sindaco valduga:«ha mancato le promesse elettorali perché ha stravolto la viabilità senza prima realizzare i parcheggi e dopo aver chiuso alcune strade o ridotto la carreggiata. appena tocchi una strada si blocca la città perché tutte le strade sono ormai al limite».

La bretellina di Marco

Preferisce senza dubbio la secante anche il consigliere di Marco Tito Parisi: «I vantaggi sono fuori discussione: più lotti funzionali e indipendenti uno dall’altro e niente territori della Destra Adige coinvolti. Ma la secante deve arrivare fino a Rovereto Sud per evitare la strozzatura della Favorita». E a proposito di Marco il consigliere Parisi “gioca” in casa quando parla della bretellina della Mira per dire di no al progetto (già approvato in Provincia) per un collegamento lungo il rio Coste dal Crm fino in zona industriale: «Non è una soluzione per Marco perché con questo tracciato resterà fine a se stessa e non serve a nessuno. Più funzionale e utili il collegamento tra la rotatoria della Protezione civile fino a Rovereto Sud come ipotizzato dall’ingegner Paolo Gasparini».













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