Nasce “Idea Rovereto 2020” con Valduga candidato sindaco 

Chiusura a sorpresa del tavolo di centrosinistra. Nella notte di mercoledì la richiesta di votare per il leader della coalizione. Solo due i nomi in quel momento sul tappeto: e il Pd si è trovato da solo a sostenere Giulia Robol


Luca Marsilli


Rovereto. Il tavolo del centrosinistra popolare, civico e autonomista ha deciso: da ieri è ufficiale la nascita di un nuovo progetto politico che si chiamerà “idea rovereto 2020” ed avrà francesco valduga come candidato sindaco.

Nove le forze in campo

Aderiscono al progetto, e firmano il comunicato che ne formalizza la nascita, sono Azione (Calenda), Civici, Futura, Patt, Pd, Popolari, Rovereto al Centro, Rovereto Libera e Upt. E la conclusione di un lavoro durato mesi è arrivata del tutto inattesa nella notte di mercoledì, quando le forze al tavolo (tutte ad esclusione del Pd) hanno chiesto che si chiudesse arrivando a votare per il candidato sindaco. Sul tappeto c’erano solo due nomi: Francesco Valduga e Giulia Robol. Sei forze politiche a votare: i quattro partiti della coalizione valdughiana sono considerati forza unica.

Due soli nomi sul tavolo

È finita 5 a 1 per il sindaco uscente. Quindi coalizione formata e Valduga candidato sindaco.

Per una parte importante del Pd è stato né più né meno che un colpo di mano. «Fait non aveva il mandato per chiudere e l’accordo deve essere ratificato dall’assemblea» si limita a dire la capogruppo Luisa Filippi. A nome di quel gruppo che aveva annunciato per oggi la presentazione di un candidato diverso chiedendo al tavolo un rinvio. Malumori ci sarebbero anche nel Patt e nell’Upt. Insomma, si parte, ma abbastanza in salita.

Il documento ufficiale

Stringato il documento, che di fatto di politica non parla se non per ribadire la novità del progetto, da non leggere come una somma delle forze che lo sostengono ma come soggetto nuovo. «IDEA Rovereto 2020 - scrivono le 9 forze del tavolo - rappresenta un nuovo modello politico e amministrativo fondato sui principi fondamentali della Costituzione, del civismo democratico, della democrazia liberale, dell’autonomismo, del popolarismo cattolico, della sinistra riformista e inclusiva, che rifiuta ogni forma di discriminazione. Le forze che interpretano queste culture propongono un nuovo patto con la comunità di Rovereto, a partire dalla condivisione di una cultura di governo, nel rispetto delle identità e delle storie di ciascun soggetto.

L’alleanza è aperta a contributi trasversali e alla partecipazione propositiva di quanti (cittadine e cittadini, associazioni, movimenti, forze politiche, istanze territoriali e del civismo) vorranno condividere i suoi valori fondativi e, conseguentemente, il patto per Rovereto.

Non è la sommatoria dei singoli soggetti che ne fanno e ne faranno parte, ma lo stare insieme nell’aver elaborato e condiviso un’IDEA di città del futuro che rappresenterà un irrinunciabile valore aggiunto.

IDEA immagina Rovereto come Città Europea con un ruolo di protagonista nella Comunità della Vallagarina e nei rapporti con il resto della Provincia valorizzando il proprio ruolo.

I progetti che strutturano e sostanziano il patto con la comunità di Rovereto sono: garantire, migliorare, promuovere la qualità dei servizi per tutte le cittadine e i cittadini con particolare attenzione alla fascia dell’infanzia, dell’adolescenza, dei giovani e a quella degli anziani e agli aspetti di conciliazione tempo vita famiglie/lavoro; riconnettere l’economia con la formazione, la cultura e la ricerca rilanciando in particolare i progetti Meccatronica e Manifattura (green economy e start up) con Scuole, Università, Istituti di ricerca; rigenerazione ecosistemica ed ecologica nella trasversalità della vita dei singoli cittadini e della comunità, dalla cura dei beni comuni alla mobilità, dalla rivitalizzazione del Centro storico alla valorizzazione della rete delle istituzioni e delle associazioni culturali, sociali e sportive; creare e contribuire alla creazione di condizioni per lo sviluppo delle imprese e dell’occupazione nei diversi ambiti produttivi, commerciali, professionali, turistici, culturali, sociali, con attenzione alla qualità del lavoro e dell’occupazione utilizzando anche adeguate forme di comunicazione e di marketing territoriale».













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