Rovereto. A Trento Ianeselli annuncia di fatto la rinuncia al mercatino di Natale: troppo complicato gestirlo in epoca Covid. E Rovereto? «Ci stiamo ragionando da settimane, non da oggi. Come sindaci della Vallagarina ci siamo incontrati e confrontati giovedì scorso, e giovedì prossimi abbiamo un incontro in Provincia per fare il punto tutti assieme: è quella la sede in cui si prenderanno delle decisioni ponderate e condivise. Quindi non posso che rimandare la risposta a tra qualche giorno. Ovviamente senza escludere che possa essere la stessa di Trento, ma vogliamo arrivarci tutti assieme, senza fughe in avanti o in dietro. Come è giusto su temi globali come questo».

La risposta del sindaco Valduga non chiude nessuna porta: semplicemente riporta la questione dove ritiene giusto che rimanga: un confronto con tutti gli operatori per arrivare a decisioni condivise. Tra l’altro, le uniche sensate ragionando in termini di pandemia, perché chiudere un mercatino se ne restano aperti altri 20, dal punto di vista del contagio in Trentino, potrebbe anche essere del tutto irrilevante. Così come penalizzare una sola città, se le altre dovessero trovare dei modi per poter eliminare i rischi senza arrivare al blocco totale, sembra difficile da spiegare alle categorie economiche.

Tra sindaci della Vallagarina si ragiona da tempo anche su possibili correttivi alle formule tradizionali, proprio nell’ottica di “salvare il salvabile” dei Natali, senza abbassare la guardia rispetto alla pandemia. Anche su questo contando di confrontarsi col resto del Trentino e con la Provincia giovedì. Ora la decisione di Trento spiazza un po’ tutti, aggiungendo una ulteriore complicazione e forzando la mano a una decisione che giocoforza sarà meno serena.