Luxottica sceglie il welfare. E i manager si dimezzano la paga 

Accordo che guarda alla ripartenza. La cassa integrazione del “Cura Italia” sarà usata per tarare la produzione nelle prossime settimane, ma con l’azienda che integrerà l’assegno fino al 100% dello stipendio ordinario. Ridotta da 3 a 1 settimana la chiusura collettiva di agosto


Luca Marsilli


Rovereto. Welfare, sostegno al reddito e cassa integrazione utilizzata per ridurre la produzione ma anche ridurre le presenze nei reparti, a beneficio delle misure di sicurezza contro il virus.

Luxottica ha tracciato in un accordo firmato ieri con il sindacato la propria via di risposta al coronavirus. Ed è un accordo che include sicuramente almeno due aspetti positivi: riconosce le difficoltà economiche delle famiglie e se ne fa carico, ma imposta anche fin d’ora le basi per una ripartenza che l’azienda si attende evidentemente considerevole, se ha ritenuto di ridurre da 3 a 1 settimana la chiusura collettiva di agosto, chiedendo ai suoi dipendenti di anticipare o posticipare il grosso delle ferie rispetto alla normalità.

Nei dettagli, l’accordo prevede quindi il ricorso alla cassa integrazione per la riduzione di lavorazioni (ci saranno prodotti e quindi settori che lavoreranno meno o per nulla, altri che continueranno come prima) o per calare la produzione, ma senza incidere sul reddito dei lavoratori, con l’azienda che anticiperà la quota prevista dalla cassa integrazione del decreto “Cura Italia” e la integrerà con fondi propri fino al 100 per 100 dello stipendio ordinario di ognuno. Inoltre ai lavoratori che invece in questo periodo saranno comunque in fabbrica sarà riconosciuto un bonus di 500 euro netti al mese, sotto forma di beni e servizi del cosiddetto welfare aziendale. Rinunceranno invece al 50 per cento dello stipendio i manager, su base volontaria, seguendo l’esempio dell’amministratore delegato del Gruppo Francesco Milleri.

Ma l’accordo guarda, appunto, anche alla ripartenza. Che sulla base dei propri indicatori, Luxottica prevede evidentemente consistente, e questo non può che essere un segnale di ottimismo importante per tutti. L’accordo prevede una rimodulazione delle ferie, con la riduzione da 3 a 1 delle settimane di chiusura dell’attività ad agosto. A tutti i lavoratori sarà garantito di avere comunque almeno due settimane di ferie continuative, ma in periodi diversi e più scaglionati sulla stagione. Evidentemente la previsione di Luxottica è che l’estate vedrà una situazione di emergenza cessata o per lo meno rientrata in limiti che permettono uno svolgimento quasi ordinario della vita pubblica e commerciale. E vuole poter contare sulla propria capacità produttiva per il momento in cui, con la riapertura dei negozi e la bella stazione, più forte potrebbe essere la richiesta di occhiali.

Nel complesso, un accordo che anche il mondo sindacale accoglie come un segnale positivo, in un quadro locale ancora molto più fumoso.













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