La chiesa di Santa Maria tra storia e arte dal 1200  

Il volume uscito ieri. Il risultato di una preziosa ricerca condotta da Renato Trinco condensato in oltre 250 pagine di un libro prezioso pubblicato in occasione dei due secoli della parrocchia


ANNA MARIA ECCLI


Rovereto. La storia e l’arte di uno degli edifici sacri più antichi e belli della Vallagarina, la chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo, le cui origini risalgono alla fine del 1200, sono ora racchiuse nell’ultimo tomo scritto dallo storico Renato Trinco: a duecento anni dalla sua consacrazione, il tempio voluto da Guglielmo Castelbarco (il cui lascito testamentario prevedeva anche la costruzione di annesso convento), torna a parlare di sé alla città e lo fa attraverso le ricostruzioni storiche dell’autore e il consistente apparato iconografico, di oltre 400 foto, curato da Federico Baroni. Volume prezioso, di oltre 250 pagine, alla cui realizzazione Trinco, famoso per le certosine ricerche che ne fanno un profondo conoscitore delle vicende roveretane, ha dedicato parecchio tempo. Preciso nelle ricostruzioni e bello nella forma, sfoggia in copertina la riproduzione di una bella litografia di Basilio Armani, risalente al 1842.

Il convento dei Carmelitani

«Per oltre quattro secoli e mezzo il convento voluto dal Castelbarco fu occupato dai padri Carmelitani che, verso la metà del 1600, decisero ampliamento ed edificazione di una nuova chiesa secondo lo stile barocco dell’epoca – sintetizza Trinco – I lavori proseguirono a fasi alterne e durarono circa un secolo. La chiesa attuale venne completata verso il 1770, con i suoi altari barocchi di scuola castionese, le importanti tele pittoriche, in particolari quelle del Baroni. La soppressione del convento, infine, voluta dall’imperatore d’Austria Giuseppe II nel 1782, ha dato l’opportunità di istituire la seconda parrocchia della città, quella appunto di Santa Maria del Monte Carmelo».

Luogo ricco di fede

In appendice, un approfondimento sulla storia dei Carmelitani con un’interessante raccolta iconografica che testimonia come artisti vari abbiano raffigurato il tempio con prospettive e colori diversi e gli originali graffiti murali realizzati negli anni ’20 dall’architetto Giorgio Wenter Marini, anch’essi elementi importanti di un luogo ricco di arte e fede. La presentazione dell’opera, sarebbe già dovuta avvenire, ma per ben due volte è stata rimandata, a causa dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Alla fine, si è deciso di metterla a disposizione di quanti desiderano acquistarla, previa offerta da versarsi presso la biglietteria del Teatro di Santa Maria (entrata dal piazzale del parcheggio), ovviamente nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid. Il calendario in cui si può procedere al suo ritiro (ieri è stato il primo giorno) è il seguente: sabato 5 dicembre, ore 10-12; giovedì 10 dicembre, ore 15-17; sabato 12 e sabato 19 dicembre, ore 10-12; martedì 22 dicembre, ore 15-17.













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