L’ex studente diventa rider e lavora sette giorni su sette

Rovereto. Il suo è il mestiere del momento. È quello delle consegne a domicilio: quando Gregorio Frizzi, 19 anni, ha iniziato, pressoché per caso, ancora non era scoppiata la pandemia e i più,...



Rovereto. Il suo è il mestiere del momento. È quello delle consegne a domicilio: quando Gregorio Frizzi, 19 anni, ha iniziato, pressoché per caso, ancora non era scoppiata la pandemia e i più, soprattutto in una piccola città come Rovereto, preferivano andare al ristorante di persona, o arrangiarsi a fare la spesa. «Adesso ogni sera è come un sabato», ci spiega Frizzi, che, complice il blocco, e un po' per rendersi utile ai suoi concittadini, ha scelto di lavorare sette giorni su sette. «Ma per me non è un problema, la mia passione è la bicicletta». Era proprio con la scusa della sua passione per lo sport che si era candidato per la "AdDomicilio" (app che si trova anch'essa sugli store degli smartphone). «Ero con gli amici e alcuni di loro hanno visto online un'inserzione e mi hanno detto, prova qui tu che sei uno sportivo e vai in bici. Avevo appena finito le Itt Marconi e molti dubbi». Erano pochi mesi fa: la parola pandemia ancora non circolava, il lavoro delle consegne si concentrava su qualche serata. Adesso è diventata l'ancora di salvezza per molti ristoranti, che solo in questo modo riescono a continuare a lavorare, così per vari negozi. Nel gruppo di addetti alle consegne, Gregorio Frizzi ha scelto di usare la bicicletta (altri adoperano l'auto) proprio per conciliare la passione per lo sport e il lavoro. «Il lavoro, dopo il lockdown, è aumentato tantissimo - spiega Frizzi - nei primi quattro giorni c'è stato lo zero assoluto o quasi, probabilmente perché molte persone sono rimaste spiazzate. Poi è stato un vero e proprio boom. Adesso ogni sera è come se fosse una sera del fine settimana, perché la voglia di pizza è rimasta. Non si può andare in pizzeria, e quindi ci si affida alle consegne a domicilio». Sono cambiati anche i ristoranti che si appoggiano a questo servizio. «Alcuni hanno chiuso, chi invece poteva permetterselo ha deciso di lavorare solo con le consegne. Se ne sono aggiunti alcuni, da poco anche una gelateria artigianale». Per Frizzi quella di adesso non si può dire una vera e propria quarantena, anzi. «No, e ho deciso di lavorare tutti i giorni in questo periodo. Un po' perché mi piace, un po' perché sento che è importante per i roveretani, che sono chiusi in casa». Le consegne vengono fatte con guanti e mascherina, i prodotti lasciati in un punto convenuto con il cliente, senza contatti personali. «Lavoro dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17 per la spesa a casa, e dalle 18 alle 21 per i ristoranti. Faccio tre o quattro consegne di spesa e dalle sei alle sette consegne la sera. Di fronte alle difficoltà di tanti, mi ritengo fortunato. Ma speriamo che passi presto sta emergenza». M.S.













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