«L’ex Bimac ferma blocca lo sviluppo»

Rovereto. L’interrogazione è stata depositata alcuni giorni fa dai firmatari, i consiglieri del Pd Mario Airoldi e Nicola Simoncelli, e il tema deriva dalla recente inaugurazione del parcheggio nel...



Rovereto. L’interrogazione è stata depositata alcuni giorni fa dai firmatari, i consiglieri del Pd Mario Airoldi e Nicola Simoncelli, e il tema deriva dalla recente inaugurazione del parcheggio nel piazzale dell’oratorio di Santa Maria. I due consiglieri del Pd chiedono infatti conto dello stato dell’arte per l’area ex Bimac. «È avvilente come amministratori - scrivono - constatare come opere strategiche per lo sviluppo della città, arrivate quasi alla conclusione, siano da anni abbandonate a se stesse, nell’incuria più totale e già in stato di degrado. Pur conoscendo le motivazioni (fallimento impresa) per cui l’opera si trova in questo momento bloccata, non comprendiamo come non si possano mettere in campo da parte di Comune, Provincia e magistratura strumenti che sblocchino una situazione che da anni non trova risposte». Il punto è, spiegano Simoncelli e Airoldi, che «un pezzo della città è da anni bloccata». I due consiglieri di opposizione riepilogano la storia dell’opera: licenziata dall’amministrazione Ballardini (1996-2000), iniziata nell’era Maffei (2000-2005) e dopo vent’anni non ancora fruibile. Il mancato completamento dell’ex Bimac significa tenere bloccato un parcheggio da 300 posti a ridosso del centro «la cui apertura permetterebbe l’allargamento della Ztl alle piazze Damiano Chiesa, Pesa, Sichardt, con indubbio vantaggio per la viabilità cittadina». Ma rimane fermo anche lo spostamento di uffici e ambulatori dell’Azienda sanitaria, al momento collocati all’ex Cassa malati di via San Giovanni Bosco e al Follone, che garantirenne risparmi di gestione e d’affitto. «Peraltro il Prg prevede che ad avvenuto spostamento, il complesso dell’ex Cassa malati sia demolito e sistemato a verde, con beneficio per gli abitanti del quartiere» aggiungono Airoldi e Simoncelli, che aggiungono «l’utilizzo degli appartamenti Itea realizzati, la cui consegna contribuirebbe a rivitalizzare il bellissimo quartiere di S.Maria». Con queste premesse, i due consiglieri del Pd chiedono quale sia la situazione ad oggi, chi stia monitorando la situazione e se e quanti incontri ci siano stati fra i portatori d’interesse negli ultimi 5 anni per sbloccare la situazione.













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