L’allarme dei sindaci: attenti ai truffatori che puntano sul virus
Gli appelli di Villa e di Isera. Sui portoni spuntano falsi avvisi del “Ministero” che richiamano all’obbligo di restare nella propria casa di residenza e annunciano controlli. E c’è chi chiama per poi effettuare il tampone a domicilio. Sono tutti tentativi di intrufolarsi negli appartamenti
Rovereto. Se c’è una categoria che dal coronavirus è uscita rovinata, è quella dei ladri. che di case vuote praticamente non ne trovano più e che costretti a muoversi in strade deserte, rischiano come non mai di essere individuati. ma la pandemia a quanto pare offre anche buone opportunità ai più fantasiosi appartenenti alla categoria. tanto che uno alla volta i sindaci della zona lanciano appelli dettagliatissimi ai loro concittadini, per mettere in guardia contro tentativi di intrusione che sfruttano proprio la pandemia (ed il panico collettivo) per vincere la naturale sospettosità del trentino medio. da isera arriva l’allarme dei finti messi del ministero. sui portoni sono comparsi avvisi in finta carta intestata. ricordando che in osservanza di uno dei tanti decreti conte ognuno deve rimanere nella propria casa principale (quella in cui è residente) si invitano tutti ad osservare la misura, annunciando controlli “a campione” per verificare chi si trovi effettivamente negli appartamenti, e a che titolo. non c’è nessuna iniziativa del genere in atto. i controlli si effettuano sulle strade (e addirittura nei boschi) per verificare che siano rispettate tutte le misure di limitazione degli spostamenti allo stretto indispensabile. ma in casa non arriva nessuno. quindi non c’è che una possibilità: delinquenti che si preparano la strada per potersi presentare come messi del ministero e farsi aprire. difficile che sia per farsi offrire il caffè.
Diversa la variante sul tema contro la quale mette in guardia il sindaco di villa lagarina: falsi medici o comunque incaricati del servizio sanitario che contattano persone soprattutto anziane per fissare un appuntamento. lo scopo, verificare con un tampone il loro stato di salute. anche questo è ovviamente del tutto escluso, almeno in questo momento storico. di certo non c’è in atto una campagna di verifica a tappeto della salute di chi non manifesta sintomi, di certo non ci sono tamponi (né personale per raccoglierli e “leggerli”) che permettano anche solo di pensare a iniziative di questo tipo. quindi anche in questo caso, si tratta di persone che cercano di vincere la diffidenza puntando sulla paura per il contagio per approfittare in qualche modo di chi dovesse fidarsi di loro.
L’invito è quindi a prestare la massima attenzione e segnalare al 112 qualsiasi “stranezza”.
I canali per avere servizi a domicilio, dalla spesa ai farmaci, sono molti ma in tutti i casi il personale che arriva a casa è riconoscibile con certezza. e di solito è il cittadino a chiedere il servizio, non chi lo fornisce a proporlo o “imporlo”.