Il Circolo terza età Sacra Famiglia aiuta medici e infermieri 

Rovereto. Sono già più di 3 mila euro, i fondi raccolti dal Circolo Terza Età di Rovereto e destinati al reparto di rianimazione dell'ospedale di Rovereto, in prima linea per l'emergenza da...



Rovereto. Sono già più di 3 mila euro, i fondi raccolti dal Circolo Terza Età di Rovereto e destinati al reparto di rianimazione dell'ospedale di Rovereto, in prima linea per l'emergenza da coronavirus. Il circolo, collegato alla parrocchia Sacra Famiglia, ha coinvolto i suoi 500 soci in questa prova di solidarietà. Il circolo ha aderito così all'iniziativa lanciata dalla cassa rurale di Rovereto per sostenere medici ed infermieri impegnati nella battaglia contro il Covid-19.

Il presidente Peroni

«la sede è chiusa dallo scorso 8 marzo - spiega il presidente giovanni peroni - e, visto che ad oggi non vi è una data di riapertura, abbiamo deciso con il direttivo di lanciare una raccolta di offerte per il reparto di rianimazione, in questo particolarmente impegnato». tutto è corso via passaparola e per email e telefonate. non si poteva fare una raccolta materiale del denaro, pertanto i soci si sono per ora impegnati a versare una cifra a seconda di quanto ritenevano o potevano. «per il momento si tratta di una cifra di circa 3 mila euro - spiega il presidente del circolo - oltre a questa somma, si è deciso a devolvere quanto anticipato per il pranzo sociale di febbraio che, coscienziosamente, abbiamo creduto opportuno non effettuare per l'avvicinarsi della minaccia “coronavirus “. considerato l'urgenza, abbiamo già versato quanto promesso per l'acquisto di dispositivi medici (mascherine, camici ecc.). ringraziamo tutti i nostri soci per la loro generosità». per il circolo, così come per tante associazioni, è difficile mantenere i legami: mancano i ritrovi, le cene sociali, la sede. «nelle quotidiane telefonate “di controllo" per raccomandare di stare a casa - racconta il presidente peroni - ci sentiamo dire “sembra di essere in guerra". poi aggiungono “a quando il prossimo pranzo sociale? ci manca molto.” e dalle loro risposte e le loro domande troviamo il modo di ridere anche di questa disavventura: risparmiano soldi per i nipoti, riposano le ginocchia, fanno telefonate lunghissime con gli amici, imparano a usare le video telefonate e augurandosi di riabbracciarsi presto si sentono più leggeri».

“Fate i bravi”

A loro, così come a tutti, il direttivo del circolo e il presidente manda un caloroso invito: «Raccomandiamo, allora, ancora il nuovo comandamento: ”state a casa" e come dicevamo una volta “fate i bravi". State sereni e provate ad immaginare il programma che stiamo preparando per voi nel prossimo futuro, e se vi viene qualche idea condividetela con noi».M.S.













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