Ex campo profughi Marco: presidio e via i container
Dopo l’occupazione abusiva. La Provincia: situazione pericolosa, aumentati i controlli Coppola (Futura) e Centro per la pace: «La politica leghista porta sempre più persone in strada»
Rovereto. Dopo la chiusura, nelle ultime settimane l’ex campo profughi di Marco è tornato a essere popolato abusivamente da immigrati. Lo Provincia fa sapere di essere a conoscenza della cosa e di avere già pronte le contromosse: presidio dell'area e smantellamento dei container. Nel frattempo arrivano gli attacchi di Lucia Coppola (Futura) e del Centro per la Pace di Rovereto, secondo i quali il fenomeno all’ex polveriera è diretta responsabilità delle scelte della giunta Fugatti. «L'utilizzo abusivo di alcune casette nell'area di addestramento a Marco – spiegano dal dipartimento provinciale di protezione civile – è noto alla Provincia, che ha attivato in più occasioni le forze dell'ordine e, considerando il ripetersi degli episodi, sta adottando ulteriori misure. È stato deciso di smantellare le strutture utilizzate abusivamente (e non più utili alle attività del centro di addestramento) all'interno dell'area e di predisporre i presidi per un controllo degli ingressi.
Persone identificate
La situazione è oggi controllata dalle forze dell'ordine e costantemente monitorata dalla provincia: le persone che occupavano la struttura, circa una decina, sono state identificate e accompagnate in questura per accertamenti, in occasione di un incontro a marco alla presenza di cinformi, croce rossa, polizia e vigili urbani, associazione unità di strada e assessorato ai servizi sociali del comune di rovereto». l’area, gestita dalla protezione civile di trento, fino alla primavera scorsa ospitava nel settore esterno alle attività di addestramento una parte dei richiedenti asilo politico accolti in trentino, trasferiti poi in aprile a trento, secondo quanto previsto dalla giunta. nel tardo autunno, gli operatori della protezione civile avevano notato nel campo la presenza di alcune persone, che penetravano dopo aver praticato un taglio alla rete di recinzione per trovare riparo nei container prima utilizzati per la ospitalità ai migranti: «è stato accertato – proseguono dalla provincia – che si trattava di persone che avevano goduto dell’ospitalità nell’area e che non avevano voluto adattarsi alla nuova destinazione. ai migranti che utilizzavano gli spazi nei container per passare le notti è stato chiesto più volte di allontanarsi informando contestualmente il commissariato del governo e il questore. alla luce della permanenza e della pericolosità della situazione (danni ai due caseggiati), è stata sporta denuncia ai carabinieri». per lucia coppola «sembra avverarsi quello che pare essere l'obiettivo della politica leghista e cioè portare sempre più persone disperate su una strada, senza protezione e facendo crescere la possibilità per queste persone di delinquere per sopravvivere». «la provincia – aggiungono dal gruppo di segreteria del centro per la pace di rovereto – aveva e ha nell'autonomia uno straordinario strumento che poteva utilizzare per attivare e sperimentare un processo unico di integrazione in trentino. ha preferito chiudere il problema fuori dalla porta, ma il problema è rientrato dalla finestra. tra i “fantasmi” del campo di marco ci sono persone che lavorano ma che non sanno dove dormire, dove cucinare».