Così Rovereto è raccontata anche in urdu e in arabo 

Iniziativa Intercity ramblers. Non soltanto uno spot promozionale pubblicato su Youtube e sul sito dell’Apt, ma soprattutto un progetto di integrazione dei giovani figli di immigrati


MICHELE STINGHEN


Rovereto. Non sono degli spot promozionali e turistici, non sono neanche dei semplici prodotti di un progetto didattico. Non sono nemmeno degli esercizi di lingua, e neanche sono degli approfondimenti culturali, e neanche li si può ridurre a laboratori di integrazione culturale. O forse sono tutte queste cose assieme, e di più. I video di cui stiamo parlando sono l'esito del progetto "Scopri il mondo a Rovereto" dell'associazione Girella e del suo Centro educativo interculturale Intercity ramblers al Brione, presentati ieri in sala Caritro. Le protagoniste sono state le ragazze (di diverse origini, tutte giovani roveretane) che hanno descritto e raccontato (con uno stile da far invidia ad Alberto Angela) quattro luoghi simbolo di Rovereto. Oltre a portarli sullo schermo, le descrizioni sono state tradotte in urdu e arabo, e sottotitolate in inglese, tedesco e francese.

I luoghi scelti

I luoghi scelti sono stati la campana dei caduti, il museo civico, casa depero ed il mart, le trincee e il museo della guerra al castello. sono state scelti, in diversi casi, dalle stesse ragazze del progetto intercity ramblers. «volevamo raccontare la città con sguardi, e con lingue, diverse dal solito - spiega rachele lorandi, coordinatrice dell'intercity ramblers - era un'idea alla quale pensavamo da tempo, grazie al bando del comune per i laboratori di comunità siamo riusciti a concretizzarla». ogni video dura due minuti circa; pubblicati su youtube, si trovano anche sul sito dell'apt di rovereto e della vallagarina. i giovani dei laboratori della girella hanno partecipato a visite guidate e approfondimenti sui musei e sulla campana; la regia è stata di micol cossali. il lavoro più difficile è stato forse la traduzione in arabo e urdu. nei video le giovani parlano un italiano perfetto; per il doppiaggio nelle lingue delle famiglie di origine sono ricorse all'aiuto dei genitori. «abbiamo scoperto cose nuove della nostra città, che ancora non conoscevamo», hanno detto le protagoniste dei video. «in tempi come questi - ha detto il presidente della girella fabiano lorandi - questa è una pagina straordinaria del valore delle mescolanze delle culture. musei, campana appartengono a loro, a rovereto si sentono a casa e sono orgogliose di essere roveretane».













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