«Basta aperture di supermercati a Rovereto»

Rovereto. Basta supermercati a Rovereto, qui ne va del futuro della città. E soprattutto del centro. È Massimo Moschini, rappresentante del centro storico per l'Unione Commercio e Turismo, a lanciare...



Rovereto. Basta supermercati a Rovereto, qui ne va del futuro della città. E soprattutto del centro. È Massimo Moschini, rappresentante del centro storico per l'Unione Commercio e Turismo, a lanciare l'allarme, dopo l'apertura del discount Md a Lizzanella. Il nuovo supermercato non sarà l'ultimo: in arrivo l'ipermercato alla Favorita, che porterà a sette i negozi di questo tipo sull'asse via del Garda e via Abetone, e poi arriverà l'Aldi sopra lo stadio Quercia. «Rovereto ha più metri quadrati di superficie commerciale di Milano, in rapporto al numero di abitanti - dice Moschini e questo trend contrasta con il crescente numero di locali sfitti in altre zone della città e del centro. È una situazione davvero incredibile, che non trova giustificazioni in quanto, purtroppo, in queste condizioni Rovereto sta diventando il più grande supermercato del Trentino, perlopiù con un’offerta basata sul prezzo e sugli sconti continui, una battaglia al massimo ribasso che non giova certo all’immagine dell’intera rete commerciale roveretana che, storicamente, puntava sulla qualità, il servizio e la professionalità per attirare la propria clientela». Per Moschini inoltre non è solo un problema di abbassamento dei prezzi e concorrenza verso il centro storico. «Esistono altri parametri di valutazione, al di là della normativa provinciale che consente libere aperture fino ai 1500 mq di superficie di vendita, come l’impatto sulla viabilità di nuove aperture, com’è dimostrato in via del Garda, dove si circola ormai a passo d’uomo con le fermate degli autobus in mezzo alla carreggiata; come sta avvenendo in egual misura in via Abetone, dove la concentrazione costituita da Md, Lidl, Dpiù e Road House ha creato un perenne flusso di autoveicoli ed una caotica situazione di viabilità. Parimenti, mi chiedo, è stato misurato il prevedibile impatto del nuovo Aldi di via Brennero sulla già intasata viabilità sul “fagiolone” di S. Ilario? Tutti elementi che possono consentire legittimamente ad un Comune di porre vincoli all’apertura libera ed indiscriminata di nuovi discount, come avvenuto già in altre zone d’Italia». Moschini ha delle proposte per invertire la rotta: «Comune e operatori devono fare la loro parte. Serve un’azione sinergica più stretta e una reale volontà di valorizzare il patrimonio economico esistente, prima che lo stesso vada a sparire». M.S.













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