Angeli o Azzolini: 3 giorni per scegliere il presidente 

Da oggi gli incontri. Sia la maggioranza che le opposizioni non si sono ancora confrontate Non è scontato che l’incarico sia lasciato alla minoranza, e questo mette in gioco l’ex vicesindaco


Luca Marsilli


Rovereto. Giovedì alle 19 si riunirà il primo consiglio comunale della nuova consiliatura. per tutti gli adempimenti indispensabili ad indirizzare l’attività dei prossimi cinque anni. la prima seduta è convocata dal consigliere più anziano - pier giorgio plotegher - è prevede la convalida dell’elezione del sindaco e dei consiglieri, il giuramento del sindaco, la presentazione della giunta e l’elezione di presidente e vicepresidente dell’assemblea. ed è una partita almeno fino a ieri sera molto meno scontata di quanto si potesse immaginare.

Sia la maggioranza che le minoranze non si sono ancora confrontate su questo argomento, né al loro interno, né assieme. a rovereto è tradizione lasciare la carica di presidente alle minoranze, ma la tradizione è già stata spezzata nell’ultimo scorcio di legislatura, quando con dalzocchio dimissionaria perché eletta in consiglio provinciale, il suo posto è finito a stiz. in quel caso con l’ottima “scusa” che le minoranze non erano riuscite ad arrivare a una indicazione unitaria: nello scontro tra angeli (lega) e airoldi (pd), la maggioranza aveva avuto buon gioco nel virare su un proprio consigliere (stiz). oggi il discorso è diverso: nessun segnale è arrivato nel campo opposto da valduga e dai suoi. e a quanto pare anche la scelta di lasciare o meno la carica alle opposizioni deve essere oggetti di confronto.

Se la decisione dovesse essere di prendersi anche quella carica (più che legittimo, e ormai sono molti i comuni che scelgono in questa direzione) il nome più probabile sembra essere quello di cristina azzolini. ex vicesindaco e consigliere più votato della sua lista (i civici per valduga) non è stata confermata in giunta per l’esigenza di introdurre con miniucchi più competenze tecniche. la presidenza le restituirebbe visibilità e prestigio che si è anche meritati.

In caso contrario, le minoranze non dovrebbero avere grossi dubbi nel convergere su viliam angeli. è il consigliere più votato, espresso dalla lega: il partito di minoranza più votato. ha esperienza. e non avrebbe nemmeno grossi competitori: canestrini e plotegher, che sulla carta potevano avere ottime carte da giocare, non vogliono rinunciare al ruolo “politico” di consigliere e non sono interessati alla presidenza. strada spianata quindi per angeli, ormai leader solidissimo della lega in città.













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