Arco. All’inizio sembrava che le ferite rimediate nello scontro e poi nella caduta non fossero molto gravi, anche se l’impatto era stato piuttosto violento. Ma la tappa al pronto soccorso di Arco e l’evoluzione della situazione hanno convinto i medici a chiamare in tutta fretta l’elicottero per portare la paziente (C.V. le sue iniziali, di Padergnone) all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Ieri sono stati davvero numerosi gli incidenti in bicicletta, complice la bella giornata che ha consigliato molti turisti, ma anche tanto locali, di inforcare il mezzo a pedali per qualche escursioni nei paraggi. Quello più grave, però, è avvenuto a Linfano, lungo la ciclabile, intorno alle 10,30 del mattino. La dinamica non è ancora ben chiara, anche perché al momento sembrava che tutto potesse risolversi con una medicazione al pronto soccorso e quindi non ci si è premurati di ricostruire l’accaduto. Il fatto certo è che due ciclisti si sono scontrati abbastanza violentemente. Su una bici c’era un settanduenne, sull’altra una donna di 62 anni che ha avuto la peggio. Appare chiaro che la donna nella caduta sull’asfalto abbia battuto il capo. L’allarme ai mezzi di soccorso è stato rapidissimo, così come in un attimo due ambulanze dell’ospedale di Arco sono giunte sul posto per prendersi cura dei feriti e trasportarli al pronto soccorso. L’uomo è stato medicato: per lui una serie di traumi ed escoriazioni, ma niente di preoccupante. La situazione della donna ha invece cominciato a dare preoccupazioni maggiori quando è stata rilevata un’emorragia cerebrale, dovuta proprio al duro impatto con l’asfalto. A quel punto si è preferito portarla nell’ospedale del capoluogo al più presto possibile ed evitando sobbalzi e ulteriori scossoni, per non pregiudicare le condizioni della paziente. Per questo è stato chiamato l’elicottero che dall’aeroporto di Mattarello è arrivato in pochi istanti. Il tempo di imbarcare la sessantaduenne per poi fare di volata rotta verso il Santa Chiara, dove i medici si sono presi in carico la paziente.

Gli incidenti che hanno visto protagonisti i ciclisti ieri sono stati numerosi: a Riva, a Ceniga, con due persone coinvolte, e a Prè di Ledro.

Apprensione nel tardo pomeriggio anche all’ospedale di Arco dove sono arrivati in forze i pompieri della vicina caserma con autobotte e mezzi di pronto intervento. Era infatti partito l’allarme antincendio che aveva messo automaticamente in moto la macchina di pronto intervento. Fortunatamente non c’era nessun rogo: solo un sensore che era stato troppo diligente. L’allarme è servito comunque per dimostrare la prontezza dei vigili del fuoco che nel giro di pochi istanti dall’allarme erano già pronti ad intervenire.