Polenta e mortadella, c’è l’ok per via Sega 

La sagra. Ma l’autorizzazione del Comune vale solo per l’edizione di quest’anno, per il 2020 il Comitato dovrà individuare un’altra sede. Gli organizzatori confermano la data del 10 marzo 



RIVA. Polenta e mortadella si farà. Si farà nella sede individuata dagli organizzatori (il parcheggio di via Sega a Varone) e nella data già prevista, ovvero il 10 marzo, salvo rinvii dovuti al maltempo. Il via libera dal Comune di Riva, che ha messo fine ad un’attesa che stava diventando snervante per gli organizzatori, è arrivato al Comitato ieri pomeriggio, mettendo così in moto la macchina della festa. Ma l’autorizzazione di Palazzo Pretorio, questo è specificato nella lettera, vale solamente per l’edizione del 2019, mentre per il prossimo anno si dovrà individuare un’area diversa. Il Comune ha anche chiarito che vigilerà sul rispetto di tutti i correttivi che il Comitato ha promesso di apportare all’organizzazione per garantire i paletti imposti dall’ente pubblico, a partire dallo sgombero dell’area in tempo utile per l’utilizzo del parcheggio lunedì.

Insomma, alla fine il Comitato ha ottenuto ciò che voleva, nonostante l’iniziale diniego del Comune, nonostante la netta contrarietà di tutte le associazioni che organizzano le attività di contorno (e che quest’anno non saranno presenti alla festa) e nonostante la soluzione di quest’anno non piaccia ai varonesi, che avrebbero preferito la sede del Pernone oppure la piazza del paese,

La reazione

Soddisfatta Elisa Betta, segretaria del Comitato, che ieri si è messa subito al lavoro per arrivare pronti alla data del 10 marzo. Anche se il problema è solo spostato di dodici mesi: «Vorrei che passasse in modo chiaro un messaggio che sino ad oggi secondo me non è stato compreso. Il nostro “no” al Pernone - spiega Elisa Betta -non è un capriccio, ma è dettato da reali problemi di spazio e di sicurezza. Noi torneremmo nella sede della piazza, utilizzando il piazzale dell’oratorio, ma la parrocchia ci ha ribadito che non si può fare. Francamente - conclude Betta - non so quale altra soluzione ci possa essere a Varone». Il piazzale dell’oratorio ha ospitato Polenta e mortadella fino a due anni fa, poi però è stato rifatto il campo da calcio e la parrocchia ha vietato l’utilizzo per non danneggiare il fondo. Da qui il trasloco per due anni nell’area verde del Pernone, ritenuta il centro della vita sociale di Varone e quindi sede naturale delle feste del paese. Tanto che tutti pensavano che questa sarebbe rimasta la location definitiva.

Lo scontro

Lo scorso novembre però il Comitato ha comunicato che al Pernone non ci sarebbe più andato, per motivi di spazio, di costi e di sicurezza, incassando però la risposta negativa di tutte le altre associazioni coinvolte (Pro Loco, Varonese, Gruppo Sala Dialogo dei Verbiti e parrocchia) convinte che l’area a ridosso della parte più antica del paese sia il luogo ideale per una manifestazione condivisa. Ne è nato un tira e molla che si è trasformato in scontro, al punto che le associazioni hanno detto chiaro e tondo che non avrebbero partecipato alla sagra se si fosse svolta in via Sega. E così sarà, al punto che la tradizionale ruota della fortuna, organizzata per finanziare la parrocchia, non ci sarà (forse sarà recuperata in occasione della sagra della lumaca di settembre). Si salva solo la corsa non competitiva “Quattro passi in attesa di...”, anche questa programmata per il 10 marzo.













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