Piano territoriale: «Ambientalisti contraddittori»

Riva. «L’intervento degli “Amici della Terra” lascia sgomenti ma soprattutto delusi perché le considerazioni espresse sui presunti contenuti del piano territoriale della Comunità sono imprecise,...



Riva. «L’intervento degli “Amici della Terra” lascia sgomenti ma soprattutto delusi perché le considerazioni espresse sui presunti contenuti del piano territoriale della Comunità sono imprecise, superficiali e in alcuni casi completamente errate»: a dirlo è il presidente della Comunità Alto Garda e Ledro Mauro Malfer. «Si critica il metodo adottato per i processi partecipativi – afferma Malfer – ma questo deriva dalle indicazioni normative della Provincia. Il metodo e i contenuti sono stati validati dall'autorità per la partecipazione locale, oltre che dal difensore civico. Ogni processo è perfettibile ma, a fronte degli ingenti sforzi per coinvolgere la popolazione, questi hanno prodotto sempre un numero relativamente ridotto di partecipanti. Quelli definiti "progetti inaccettabili dal punto di vista ambientale" individuati nel "centro velico" e nel "campo da golf" sono in realtà temi mai definitivamente risolti che meritano attenzione e risposte concrete. Dichiarare questi temi a priori inaccettabili significa contraddire la logica stessa della partecipazione. D'altronde lo stesso documento degli Amici della Terra evidenzia contraddizioni laddove pone il tema della gestione delle manifestazioni veliche ma, nello stesso tempo, rifiuta l'individuazione di un centro velico che possa svolgere funzioni di supporto e coordinamento ai cinque circoli velici che si affacciano sulla sponda settentrionale del lago di Garda». Oltre che di contraddittorietà il presidente della Comunità accusa l’associazione presieduta da Paolo Barbagli anche di «affermazioni non veritiere tra le quali si possono citare: "il parcheggio di attestamento sul lago a Torbole", la "creazione di ulteriori posti barca in acqua per barche cabinate" al porto S. Nicolò e la realizzazione dell'"Arca Village" al Linfano». Secondo Malfer i temi importanti sono la qualità delle acque e la mobilità: «Il primo si deve affrontare nel ptc coinvolgendo anche le comunità limitrofe mentre il secondo, affrontato nel piano stralcio mobilità, richiede una presa di posizione seria, responsabile e definitiva. Ma tra gli ambientalisti c'è chi lo vuole, chi non lo vuole, chi pretende sia la riedizione dell'ottocentesco trenino Mar, chi esclude il trasporto merci e chi invece propone un treno che si trasforma in tram lungo le vie più congestionate».M.CASS.















Scuola & Ricerca

In primo piano