la scomparsa

L’Alto Garda in lutto dà l'addio a Fabio Drescig

Il rivano è morto all'età di 60 anni per un male incurabile: educatore sociale, musicista e grande appassionato di stelle. I funerali si terranno giovedì  22 aprile. L’Associazione Astrofili lo ricorda con le parole di Francesco De Gregori



RIVA. “Partito in esplorazione della volta celeste alla scoperta del tutto”. Nel dare l’annuncio della morte del loro caro (e dei funerali che si terranno giovedì 22 aprile, alle 16, al cimitero di Riva), i familiari di Fabio Drescig, morto all’età di 60 anni per colpa di un male che non lascia via di fuga, raccontano in poche parole tutta l’essenza di uno dei volti più conosciuti a Riva, stimato dalla città, amato dagli amici, apprezzato anche da chi lo conosceva solo di nome.

Nato in Friuli ma trasferitosi da bambino in Trentino, Fabio Drescig era un grandissimo appassionato di musica e di stelle. Il suo lavoro di educatore sociale lo ha portato a confrontarsi con le fragilità dell’esistenza umana, facendosi lui interprete dei bisogni dell’altro grazie alla generosità e alla bontà del suo animo ma soprattutto alla grande professionalità. Il resto del tempo lo dedicava a coltivare le sue numerose passioni per i viaggi, per la musica, anche da protagonista, con la sua chitarra, e per le stelle, punto di forza dell’Associazione Astrofili dell’Alto Garda, che l’ha voluto ricordare così, con una frase di una delle canzoni più famose di Francesco De Gregori: “È un giorno triste per la nostra associazione. Un grande astrofilo ci ha lasciati prematuramente. Ciao Fabio. "Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno, giuro che lo farò, e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò”.













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