Il Comune dice addio all’aereoporto di Verona 

La decisione. Il consiglio comunale ha deciso di disfarsi della quota azionaria del Catullo Nella prossima seduta sarà votata la dismissione dopo aver rinunciato all’aumento di capitale 


Matteo Cassol


Riva. Venerdì torna a riunirsi, in edizione “balneare”, il Consiglio comunale di Riva. All’ordine del giorno, a proposito di viaggi e vacanze, la dismissione della partecipazione del Comune rivano nell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca spa. Il Consiglio aveva espresso la volontà di dismettere le quote a fine dicembre nell’ambito della revisione delle partecipazioni societarie, dando contestualmente mandato alla Lido di Riva del Garda srl di procedere alla ben più corposa e delicata dismissione della partecipazione in Hotel Lido Palace spa, «da realizzarsi entro il 2019 tenendo conto dei tempi tecnici per l’operazione». Per quel che riguarda l’Aeroporto, si deve dismettere una quota minima, pari allo 0,07%.

Nel 2010 il Consiglio aveva confermato la partecipazione sottolineando che «l’attività svolta dalla società, in quanto volta a generare e mantenere un evidente indotto economico nell’ambito del settore turistico, presenta una forte connessione con il territorio ed è valutata dall’amministrazione assolutamente strategica per la promozione dello sviluppo del territorio sotto il profilo culturale, sociale ed economico». Nella relazione propedeutica alla revisione del 2018, però, si faceva presente che «negli anni scorsi l'assemblea dei soci ha deliberato aumenti di capitale ai quali il Comune di Riva non ha partecipato in ragione delle protratte perdite di esercizio. Per tali ragioni, considerata l’esiguità della partecipazione detenuta che non consente di promuovere efficaci azioni per l’adozione da parte degli organi societari di misure di riequilibrio, si prospetta la necessità di valutare l’eventuale dismissione della quota di partecipazione». Dismissione che ora si concretizzerà, come già avvenuto, tra gli altri, per il Comune di Nago-Torbole.

Da trattare anche cinque mozioni: quella di Franca Bazzanella e Flavio Prada sul “no” alla Valdastico (con Pietro Zanotti a illustrare gli aspetti tecnici), quella sempre dei consiglieri del gruppo L’Altra Riva sul progetto “C’entro anch’io” (con l’assessore della Comunità Alto Garda e Ledro Patrizia Angeli e la responsabile del servizio attività socioassistenziali dell’ex C9 Costanza Fedrigotti), quella di Isabella Iandarino dell’Upt (sottoscritta anche da Giuseppe Giuliani del Pd e Renza Bollettin di Rbc) sulla strada di collegamento "Comai ter e Comai quater" tra viale Trento e la sp 118, quella di Mirella Serafini dell’Udc su “un aiuto ai padri separati” e quella (iscritta con riserva) di Luca Grazioli della Lega sull’accattonaggio.













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