La risposta del sindaco 

«I 30 all’ora per la sicurezza»

Riva. «Non riteniamo opportuno indicare un percorso preferenziale per le biciclette nell’attraversamento della città»: lo dice il sindaco di Riva Adalberto Mosaner in risposta a un’interpellanza del...



Riva. «Non riteniamo opportuno indicare un percorso preferenziale per le biciclette nell’attraversamento della città»: lo dice il sindaco di Riva Adalberto Mosaner in risposta a un’interpellanza del consigliere leghista Luca Grazioli, che a protezione dei pedoni proponeva di istituire (non solo in centro) percorsi orientativi forzati per le bici, prevedere parapetti stradali in viale Rovereto, preferire controlli mirati all’avvenuto e “semplicistico” abbassamento dei limiti di velocità da 50 a 30 all’ora in gran parte dell’abitato. «I suggeriti maggiori interventi di controllo e prevenzione – replica il primo cittadino – sono certamente utili, e sono attuabili compatibilmente con la disponibilità della presenza della polizia locale, che evidentemente non può essere impiegata permanentemente su tutte le strade dell’Alto Garda e Ledro. Quando presenti gli agenti di polizia devono comunque confrontare la velocità rilevata con un limite. La minore velocità consentita permette una migliore coesistenza tra auto, biciclette e pedoni, in quanto viene ridotto il differenziale di velocità relativa. In queste condizioni pertanto non è necessario né opportuno confinare i pedoni sui marciapiedi con l’uso di parapetti stradali: i marciapiedi per loro conformazione già garantiscono idonea protezione ai pedoni. Non è inoltre obiettivo secondario anche il miglioramento delle condizioni ambientali (riduzione di rumori e inquinamento) nei quartieri del centro, risultato conseguibile – conclude Mosaner – anche disincentivando (con l’abbassamento del limite, ndr) il traffico veicolare di attraversamento». M.CASS.













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