Ulivieri eletto presidente ma scoppia il caso Carotta 

Futura Alto Garda, già a rischio scissione

Riva. Dopo l’ufficializzazione – a fine 2019 – dell’unione fra le liste della sinistra ambientalista di Arco Bene Comune e Riva Bene Comune con l’associazione “Futura partecipazione e solidarietà”,...



Riva. Dopo l’ufficializzazione – a fine 2019 – dell’unione fra le liste della sinistra ambientalista di Arco Bene Comune e Riva Bene Comune con l’associazione “Futura partecipazione e solidarietà”, nei giorni scorsi nella sede rivana di via Montanara la neoribattezzata associazione “Alto Garda e Ledro Bene Comune - Futura” si è riunita in assemblea per l’elezione degli organi dirigenti. Sono stati eletti all’unanimità il consigliere arcense Tommaso Ulivieri (presidente) e, quale portavoce per Riva, Paolo Barbagli. Per il direttivo (componenti di diritto, oltre a Ulivieri e Barbagli, Silvia Girelli), Renza Bollettin, Luca Spagnolli, Roberto Bordin (tesoriere), Flavia Caldera e Samuele Diquigiovanni.

L’assemblea ha espresso inoltre parere favorevole al logo elettorale che compone quelli di Arco e Riva Bene Comune e di Futura 2018 Partecipazione e Solidarietà e che verrà usato per le comunali di Riva e di Arco del 3 maggio. «Al momento – spiega il presidente Ulivieri – il logo è ancora “sub iudice”. Potrebbe essere lievemente modificato, in quanto deve passare al vaglio di Futura».

Nel frattempo, però, su Riva si respira già aria di possibile scissione, o comunque di non adesione compatta al nuovo progetto: «Se ci saranno schegge impazzite che fuoriescono dal progetto unitario Rbc-Futura – commenta Tommaso Ulivieri – saranno operazioni personalistiche poco comprensibili». Il riferimento nemmeno troppo velato è a Mirko Carotta, finora in Rbc, che però ha firmato in maniera disgiunta (come Sinistra Italiana) il comunicato con Pd, Upt e Rbc sul caso Santi-Mattarella. «Uscire dal piccolo tentativo unitario di sinistre e verdi, oltretutto accresciuto dall’apporto di Futura, per costituire un’ulteriore lista “di sinistra” nella stessa coalizione sarebbe un atto di estrema miopia politica e di personalismo fine a sé stesso, incapace di leggere i tempi. Sempre che siano veri questi “rumor” e auspicando naturalmente il contrario, anche appellandomi al buon senso verso chi avesse quelle intenzioni». M.CASS.

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