Ex Omkafè, entro l’anno la ripresa del cantiere
Il grande buco in via Guella. Il Servizio bacini montani è pronto a proseguire l’intervento di ristrutturazione degli argini dell’Albola nell’area dell’ex torrefazione, ferma da anni
Riva. Il nuovo anno potrebbe portare in dote con sé la ripresa dei lavori al cantiere dell’ex torrefazione Omkafè, fermo ormai da cinque anni, da quando cioè l’impresa che avrebbe dovuto trasformare quell’area di via Guella a Riva in un nuovo insediamento abitativo, cioè la Benaco Costruzioni, è fallita. Di quell’ambizioso progetto rimane solo il profondissimo scavo, successivamente nascosto agli sguardi indiscreti dei curiosi da un’alta staccionata. Ebbene, pare che una nuova ditta sia finalmente subentrata alla precedente e sia pronta a iniziare i lavori per la realizzazione di alcune unità abitative.
Che ci sia grande fiducia nell’operazione lo dimostra il fatto che il Servizio bacini montani ha già stanziato le somme necessarie ad eseguire l’intervento di ristrutturazione degli argini del torrente Albola che scorre ai confini della proprietà. Di più: che sarebbero già stati presi i contatti per consentire l’apertura del cantiere che permetterebbe al servizio di completare l’intera ristrutturazione degli argini dell’Albola lungo il suo intero percorso cittadino. Ultimato infatti l’intervento poco più a monte, oltre il ponte su via Grez, dove i tecnici hanno provveduto ad eliminare un incongruo restringimento sulla sponda destra del torrente, per considerare conclusa l’opera non rimane che quest’ultimo tassello, sicuramente il più complesso.
Si conoscono ancora pochi dettagli relativi al nuovo progetto, ma si sa di sicuro che sarà completamente diverso rispetto all’originale, che nelle intenzioni del costruttore dell’epoca sarebbe dovuto diventare un nuovo centro residenziale, chiamato “Prisma”, otto blocchi di edifici per una cinquantina di appartamenti. All’epoca fu realizzato soltanto lo scavo e venne gettata la base delle fondamenta, poi i problemi finanziari e la conseguente chiusura del cantiere. Ma quest’anno dovrebbe essere la volta buona: i seicento metri quadrati che la pianificazione originale doveva mettere a disposizione dell’ente pubblico per la sistemazione dell’argine e per la realizzazione del prolungamento della pista ciclabile, come da accordi con il Comune di Riva, dovrebbero comunque rimanere tali.
Così, insieme alla risistemazione dell’alveo dell’Albola, la città potrebbe avere anche il completamento di quell’importante settore urbano. G.R.
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