Drammatica scivolata con la Ducati: motociclista muore a passo S.Giovanni
L’incidente. Ieri mattina intorno alle 8,30 Cristiano Buosi, 37 anni di Carpi, è caduto con la sua moto lungo la strada che da Mori porta a Nago Viaggiava con un gruppo di amici, tra cui c’era anche il fratello. Forse a tradirlo è stato un rattoppo dell’asfalto all’uscita di una delle curve
Nago-torbole. Erano partiti di buon’ora, ieri mattina, da Carpi in sella alle loro moto. La prima tappa era ad Avio per aggiungere alla comitiva un quinto ospite. E poi via, in direzione di Riva con obiettivo passo San Giovanni dove fermarsi a fare una foto come avevano già fatto tante altre volte raggiungendo i diversi valichi del circondario.
La tragedia
Ma la tragedia era in agguato, a pochi metri dall’obiettivo, lungo la 240, tra quella serie di curve che arrivano allo slargo dove si fermando di solito i camion di frutta e oggettistica. In quattro sono ormai in vista di passo San Giovanni, indietro si è attardato un attimo Cristiano Buosi, 37 anni, residente a Carpi. Gli altri quattro del gruppo, tra cui anche il fratello Marco, non lo vedono arrivare, rallemtano, si fermano. E poi tornano indietro. Lo trovano a terra, vicino alla sua Ducati, esanime.
È morto così ieri mattina poco dopo le 8,30 il motociclista emiliano, deceduto praticamente sul colpo per le ferite riportate nella caduta. La dinamica ha bisogno di essere chiarita ancora nei dettagli e per questo la polizia stradale di Riva ha effettuato meticolosi rilievi, ma pare che Cristiano Buosi, mentre viaggiava da Mori in direzione Nago, abbia perso il controllo della sua Ducati, scivolando sull’asfalto per alcune decine di metri, fino a invadere la corsia opposta e finire di schianto contro un minibus austriaco.
Le cause
In quel momento non pioveva, anche se l’asfalto era un po’ bagnato, ma agli esperti motociclisti che lo accompagnavano non è sfuggito che in quel tratto di strada c’è un rammendo differente dal resto della strada, forse un po’ più viscido o comunque meno sicuro del resto dell’asfalto. Anche questo particolare sarà valutato dalle forze dell’ordine e dai tecnici stradali. Gli occupanti del furgone, a parte un forte schock, non hanno subito alcuna ferita e, paradossalmente, anche il mezzo non sembrava particolarmente danneggiato se non per una ruota bucata dall’impatto con la pesante moto. Probabilmente è stata proprio la caduta a causare le ferite mortali al motociclista.
L’allarme partito immediatamente ha coinvolto le ambulanze dell’ospedale di Arco, l’elicottero, i vigili del fuoco e la polizia stradale che hanno dovuto operare in una situazione piuttosto difficile, sia perché subito dopo ha cominciato a diluviare, sia perché il traffico sulla 240 era già di suo al limite del collasso tra turisti in fuga dal brutto tempo e quelli che stavano arrivando per le ferie. Risultato: la Busa si è bloccata in ogni direzione e, dall’altra parte, la colonna è arrivata fino all’autostrada, interessando anche Mori.