Dopo la bufera sui bilanci il direttivo della Fraglia lascia 

Il caso. Le dimissioni erano state fatte “promettere” dai soci nell’ultima infuoca assemblea del maggio scorso Già fissata per il prossimo 14 l’assemblea straordinaria per nominare il nuovo presidente e voltare pagina


Aldo Cadili


Riva. La Fraglia Vela Riva è senza direttivo, dimessosi con due anni di anticipo sulla scadenza naturale del mandato. Per il pomeriggio di sabato, 14 dicembre, è stata convocata l’assemblea straordinaria: all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consuntivo del 2019 e l’elezione del nuovo direttivo. Con questa riunione si dovrebbero concludere le tempestose vicende della precedente assemblea. Si era svolta, come si ricorderà, in due tornate per consentire di apportare delle varianti ai documenti contabili (il bilancio consuntivo del 2018 e quello preventivo del 2019) e superare le passività contenute. Quest’ultime risultavano in progressivo crescendo: 19 mila euro nel 2016, 54 mila euro l’anno successivo e 96 mila euro nel 2018. Si è trattato di una “evoluzione” finanziaria in negativo che molti fragliotti avevano considerata eccessiva e non tollerabile per un sodalizio sportivo tra i più qualificati in ambito internazionale, ma pur sempre dilettantistico.

La causa principale del consistente disavanzo era dovuta alla gestione delle varie squadre agonistiche che primeggiano conquistando allori in Italia ed all’estero. Ma essere “primi della classe” comporta oneri economici sempre più consistenti, in particolare, nella preparazione sportiva e nelle continue trasferte in Italia ed all’estero che per un sodalizio dilettantistico come il club velico rivano possono risultare insormontabili. Un ulteriore dispendio di risorse finanziarie derivava dal mancato introito di qualche regata (da marzo a fine ottobre si svolgono quasi in continuazione) malgrado la dispendiosa organizzazione. Sullo scottante argomento, nella assemblea dello scorso marzo si era accesa una discussione con interventi “roventi” e conseguenti accuse di incapacità operativa del consiglio direttivo e la richiesta immediata di dimissioni. Alla fine, su suggerimento del presidente della Comunità di Valle Mauro Malfer, socio fragliotto, si è deciso di riconvocare un’altra assemblea (si è svolta nel mese di maggio) con un’analisi precisa del passivo e di come fare a superarlo. Con gli “aggiustamenti” apportati i due bilanci avevano eliminato il contestato “rosso” dei numeri ed erano stati approvati all’unanimità con la promessa di anticipare entro fine anno il rinnovo del consiglio direttivo fragliotto. Così è avvenuto. Il presidente Giancarlo Mirandola ed i suoi collaboratori si sono dimessi recentemente lasciando ad ognuno la libertà di scelta futura, qualcuno si è candidato per il prossimo direttivo, altri, resteranno soci senza incarichi particolari.













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