il disservizio

A Riva del Garda ancora fuori uso i gabinetti della stazione: cresce la protesta

La pazienza degli utenti è al limite: «Possibile che non vi siano degli idraulici da incaricare in grado di riparare i due gabinetti?». Ad Arco, invece, funziona un solo bagno che viene utilizzato da uomini e donne



RIVA. «Nella zona di Riva del Garda non ci sono idraulici disposti a riparare, nella stazione delle autocorriere di viale Trento, i due unici gabinetti destinati ai passeggeri in possesso dell’abbonamento di viaggio di Trentino Trasporti? Sono chiusi da settimane e lo sono stati per lunghi periodi pure in passato».

Riportiamo l’interrogativo, più appropriato definirlo protesta, di un crescente numero di viaggiatori del servizio pubblico di linea costretti a subire i disagi per l’impossibilità di usufruire dei due bagni. Su un foglio appeso alla porta d’ingresso del gabinetto riservato agli uomini c’è scritto “guasto”, e sulla porta del servizio riservato alle donne, “chiuso per atti vandalismo”.

Già alcuni mesi fa, su sollecitazione di diverse persone, soprattutto pendolari che giornalmente transitano alla stazione delle autocorriere rivana, avevamo pubblicato la richiesta di riparare i due indispensabili gabinetti. Nulla è avvenuto. Per non pochi passeggeri è inspiegabile e assurdo un ritardo di molte settimane, come avvenuto più volte in passato, in quanto dovrebbe trattarsi di lavori di ordinaria manutenzione. «Fossero pure interventi impegnativi – riportiamo il commento di varie persone – sono da effettuare ugualmente e con celerità essendo l’autostazione frequentata giornalmente da centinaia di persone talvolta con problemi fisiologici, in particolare, gli anziani. In alternativa ci sono i vicini bar dove è da mettere in conto l’indispensabile consumazione.

Possibile che un’importante azienda quale è Trentino Trasporti non disponga di un servizio tecnico con compiti di manutenzione?».

Per la cronaca, ci segnalano che da circa tre settimane i gabinetti riservati agli uomini della stazione delle autocorriere di Arco sono sbarrati e all’ingresso è appeso il “solito” foglio di carta con la dicitura “wc rotto”. Così l’attiguo bagno destinato alle donne è diventato “promiscuo” in quanto vi accedono pure gli uomini (nelle vicinanze non ci sono bar).

Non si sa se la chiusura si prolungherà a lungo. Non tutti gli utenti dell’autostazione di viale Trento sono disposti ad attendere ancora per poter usufruire dei gabinetti. Secondo indiscrezioni, delle persone sono intenzionate a scrivere una lettera ai vertici di Trentino Trasporti per informarli, ammesso che siano all’oscuro, della situazione esistente di Riva del Garda. Otterranno certezze?

Esiste un’altra assurdità ritenuta discriminatoria che suddivide gli utenti di serie A e serie B: coloro che dispongono del tesserino dell’abbonamento a Trentino Trasporti possono accedere ai gabinetti dell’autostazione rivana mentre per gli altri (numerosi) è impossibile. Tra gli esclusi vi è la massa di turisti che usufruisce dei mezzi pubblici. A.CAD.

 

 













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