Il duplice omicidio

Recuperato nell’Adige il corpo di Peter Neumair, il papà massacrato (assieme a mamma Laura) dal figlio Benno

A quasi quattro mesi da quel tragico 4 gennaio, l’ultimo tassello del doppio delitto di Bolzano si è ricomposto. Peter riconosciuto dall’orologio

L'INDAGINEil cellulare della madre nascosto nei pressi di ponte Roma

LA CONFESSIONEdopo il ritrovamento del cadavere di Laura Perselli

LA SORELLAMadè non crede al pentimento del fratello


Valentina Leone


TRENTO. A quasi quattro mesi di distanza, e dopo settimane di ricerche con mezzi sofisticatissimi, l'ultimo tassello dell'omicidio di Peter Neumair e Laura Perselli si è ricomposto. È infatti dell'uomo il corpo ritrovato nell'Adige, intorno a mezzogiorno, all'altezza di Ravina, frazione a sud di Trento.

La salma di Neumair, ucciso il 4 gennaio scorso insieme alla moglie dal figlio Benno Neumair, è stata avvistata stamane, martedì 27 aprile, nel fiume da un ragazzo che stava facendo insieme al suo cane una passeggiata sulla ciclabile che costeggia il corso d'acqua: dopo aver notato una sagoma galleggiare, all'altezza del Muse di Trento, il giovane ha allertato il 112 e ha cercato di non perdere di vista il corpo, seguendolo da lontano mentre veniva trascinato dalla corrente, fino all'altezza del ponte ciclopedonale di Ravina, dove poi i sommozzatori dei vigili del fuoco di Trento, intervenuti insieme alla squadra Mobile della questura, hanno provveduto al recupero. L'ipotesi che potesse trattarsi dell'uomo è sembrata da subito verosimile anche visto lo stato della salma, che suggeriva una permanenza in acqua da diverso tempo.

Giallo di Bolzano, ripescato il cadavere di Peter Neumair

La salma trovata nell'Adige a Trento appartiene a Peter Neumair. Lo conferma l'avvocato Carlo Bertracchi, legale di Madè Neumair, sorella di Benno. L'identificazione sarebbe avvenuta tramite alcuni effetti personali trovati sul corpo, in particolare l'orologio. La conferma definitiva potrà arrivare comunque solo dall'esame del dna che la Procura di Bolzano intende disporre nelle prossime ore. (video Ansa) - LEGGI l'articolo

A confermarne l'identità, poco dopo il ritrovamento, è stato poi l'avvocato Carlo Bertacchi, legale di Madè Neumair, sorella di Benno. L' identificazione è avvenuta tramite alcuni effetti personali trovati sul corpo, in particolare l'orologio.

La conferma definitiva potrà arrivare comunque solo dall'esame del dna che la procura di Bolzano disporrà nelle prossime ore insieme all'autopsia. La procedura sarà identica a quella attuata dopo il rinvenimento della salma della moglie. Per questo motivo gli inquirenti e la difesa dovranno nominare i loro consulenti. Visto che il ritrovamento è avvenuto a Trento, la procura di Bolzano è al momento in attesa dell'informativa.

  • Peter Neumair e Laura Perselli
  • Benno Neumair
  • Peter e Laura assieme alla figlia Madè
  • La casa della famiglia Neumair
  • Le ricerche nell'Adige si sono protratte per settimane
  • Benno viene portato in tribunale per la prima volta
  • La coppia
  • Angelo Polo, uno dei legali di Benno Neumair
  • La figlia di Laura e Peter in tribunale
  • Il pm Igor Secco

Dalla scomparsa di Peter e Laura al ritrovamento del corpo dell'uomo: la ricostruzione del giallo di Bolzano

Dall'appello lanciato dal figlio Benno alla sua confessione passando per lunghi giorni di ricerche lungo l'Adige. Prima il ritrovamento del corpo di Laura Perselli e oggi di quello di Peter Neumair

Il 6 febbraio scorso era stato ritrovato nell'Adige, tra gli abitati di San Floriano e Laghetti, il corpo di Laura Perselli. Il ritrovamento era stato reso possibile anche grazie all'abbassamento del livello del fiume riducendo al minimo il deflusso dalle dighe delle centrali idroelettriche a monte. Era stato proprio il ritrovamento della mamma a far crollare Benno, il quale subito dopo, l'11 febbraio, in un interrogatorio svoltosi in due fasi e poi secretato dalla procura di Bolzano, aveva confessato il duplice omicidio.

Il racconto del giovane aveva sostanzialmente confermato le ipotesi degli investigatori, i quali ritenevano che il delitto si fosse consumato nella casa di via Castel Roncolo, a Bolzano, e che i corpi già privi di vita fossero poi stati abbandonati nell'Adige.

Peter era stato strangolato dal figlio dopo una breve colluttazione, mentre Laura era stata uccisa lo stesso giorno, ma in un secondo momento, al suo rientro a casa, dopo aver fatto visita all'anziana madre, appena dimessa dall'ospedale. La colluttazione spiega anche le tracce di sangue di Peter trovate dagli inquirenti sul ponte di Ischia Frizzi, a sud di Bolzano, dove ha gettato i corpi dei genitori.













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