Caldonazzo 

Tenda alzata all’asilo nido dal Villaggio del Fanciullo

Caldonazzo. La possibilità di vivere una esperienza speciale in una ambientazione straordinaria. «Nel giardino del nido di Caldonazzo – spiegano le responsabili – è stata collocata una tenda: il...



Caldonazzo. La possibilità di vivere una esperienza speciale in una ambientazione straordinaria. «Nel giardino del nido di Caldonazzo – spiegano le responsabili – è stata collocata una tenda: il Villaggio del Fanciullo, da sempre sensibile e attento ai bisogni dei bambini, ha risposto in modo concreto alla richiesta delle bambine e dei bambini del nido e ha montato una tensostruttura che, per opera delle educatrici, è stata arricchita con oggetti, materiali, arredi. Un allestimento destinato a offrire molteplici occasioni di gioco in relazione all’età e ai bisogni evolutivi dei bambini e in linea con i nuovi orientamenti pedagogici e della sicurezza promossi dalla Provincia di Trento. Inoltre, cooperativa e Comune di Caldonazzo, hanno risposto concretamente alle richieste delle famiglie della comunità».

I bambini maggiori in età (quelli che, il prossimo anno, frequenteranno la scuola materna) possono vivere un’esperienza particolare e ancor più “speciale”, perché arrivata dopo un momento di permanenza forzata tra le mura domestiche. Il “giardino del nido” è diventato una vera e propria aula educativa e didattica per riscoprire la bellezza della natura insieme ai propri compagni. «L’iniziativa racchiude un significato: – viene aggiunto - di fronte alle difficoltà occorre lavorare nell’ottica della cooperazione, mettendo insieme le forze per perseguire quei valori in cui tutti crediamo». Ovviamente la riapertura dell’asilo nido di alcuni giorni fa è stata accolta con gioia dalle bambine, dai bambini e dalle loro famiglie. Alcuni mesi fa, infatti, l’attività era stata interrotta causa emergenza Covid-19. «Complessivamente 25 bambine e bambini suddivisi in 5 piccoli gruppi sono stati accolti dalle educatrici di riferimento per riprendere giochi, attività e relazioni interrotte dall’emergenza sanitaria – spiegano le responsabili della struttura - Le proposte educative si svolgono prevalentemente all’aria aperta. Una scelta legata a una chiara motivazione, (accanto alle indicazioni provinciali per la situazione epidemiologica attuale): ci sono basi e riferimenti teorici e culturali, che fanno capo a una concezione di bambino ecologico che vive in stretta connessione con l’ambiente naturale e su cui la cooperativa Città Futura riflette e lavora già da diverso tempo». Partendo da qui le educatrici lavorano per valorizzare i molti elementi dello spazio naturale, riconoscendo loro una funzione di mediatori nell’apprendimento delle conoscenze e competenze dei bambini.















Scuola & Ricerca

In primo piano