Pergine. Nonostante uno dei tormentoni di queste settimane di Coronavirus sia quello di starsene a casa, magari con un buon libro in mano, le librerie rimangono chiuse. Ovviamente ed evidentemente per motivi precauzionali, non essendo ritenuto, il servizio, tra quelli fondamentali. Comunque sia, una sorta di paradosso, visto il refrain. E i librai, specialmente quelli piccoli, se ne inventano di ogni genere per mantenere il contatto con i propri clienti. Sono numerose le iniziative in questo senso che cercano di porre argine ai mancati incassi (anche). Ne abbiamo riferito nei giorni scorsi nelle pagine culturali. Ora, anche a Pergine, alla libreria Athena di Mirella Gretter e Andrea Mattei la “macchina” s’è messa in moto. Già quasi fin da subito, quando è scoppiata l’epidemia con tutti i provvedimenti del caso, i titolari hanno cercato di tenere i rapporti attraverso la loro mailing list. Adesso il “pacchetto” di iniziative è maturato e ha preso il via.

In pratica, chi volesse fare qualche ordine potrà soddisfarlo attraverso la pagina Facebook della libreria ma anche scrivendo all’indirizzo email bookshop.athena@gmail.com, Il libro o i libri ordinati arriveranno poi a casa «senza spese di spedizione e il pagamento andrà fatto con bonifico bancario sul conto corrente della libreria», tengono a precisare Gretter e Mattei. Un altro modo è quello di telefonare ai numeri 338.5654133 e 347.4237258. «Sarà anche l'occasione – sottolinea Mattei – per fare quattro chiacchiere, parlare magari dei libri letti e per dare qualche suggerimento. Anche alle mamme e ai papà con i figli piccoli visto che siamo pure specializzati in libri per bambini e può essere un buon modo per far passare loro questo tempo di reclusione. Insomma, ci impegniamo a tenere i contatti con chi di solito viene in libreria ma pure a conoscere gente nuova. Siamo a disposizione». Può darsi che forse il pacco con i libri ci metta qualche giorno in più del solito, ma la consegna, assicurano i due librai, è garantita.

Mattei e Gretter, inoltre, riflettono in termini più generali e sul prossimo futuro, vista la situazione. «Mentre i librai italiani chiudevano venti giorni fa, restando senza reddito – affermano - le grosse multinazionali della vendita online hanno continuato vendere tranquillamente, occupando altre quote di mercato. Ciò che ci amareggia è che queste aziende quasi sempre beneficiano di vantaggi fiscali, pagano le tasse all'estero e non sempre trattano i propri dipendenti con le garanzie dovute. Tutto legale, per carità, ma forse dovremmo porci qualche domanda». PA.PI.